LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA
Ci mordiamo le mani per la seconda volta consecutiva. Dopo la beffa di Reggio Calabria, continuiamo a vestire i panni di Babbo Natale, anche se siamo abbondantemente fuori tempo, regalando altri punti pesanti alle nostre dirette avversarie.
Il nostro benefattore, per gli altri però, si chiama Armenise che continua a disputare partire sotto la sufficienza, volendo essere larghi di manica, ma che nelle ultime due gare ne ha combinate di tutti i colori.
Si dimentica a Reggio di Ungaro che colpisce al 93’ mentre domenica sera, s’incarta con il pallone tra i piedi, e non rinvia, dando la possibilità a Tulli di battere a rete.
Non ci gira bene ultimamente se considerate che Tulli colpisce il palo, batte sulla schiena di Marruocco ed entra mentre a Girardi, dopo aver toccato il palo, trova la deviazione di un difensore avversario.
Chi segue il calcio sa che ci sono periodi a fase alterne e così ora, dopo un periodo dove la Paganese sembrava una lepre, è diventata una lumaca.
E’ giusto sottolineare che nelle ultime gare è una Paganese che ha cambiato pelle in almeno quattro unità tra mercato, infortuni, squalificati e soprattutto contro la Lupa Roma non era facile contemporaneamente regalare agli avversari De Liguori e Baccolo.
Sottil è stato bravo, nonostante gli stravolgimenti di mercato e le varie defezioni, a mantenere comunque la barra diritta dell’equilibrio e mandare in campo una formazione quadrata che avrebbe potuto risentirne ulteriormente.
E’ pur vero che contro Reggina e Lupa Roma ci si doveva aspettare almeno una vittoria in una delle due gare.
Per quanto riguarda i nuovi, credo che almeno dalle prime uscite, buone indicazioni siano giunte dai vari Perna, Malaccari, Longo ed Aurelio che hanno addirittura bagnato con il gol le loro prime presenze in azzurro.
Straordinario per coordinazione e precisione il siluro terra aria rifilato da Sasà Aurelio alle spalle di Rossi mentre il gol di Longo è bello per la preparazione della manovra e la freddezza dell’esecuzione.
Ora Sottil avrà una settimana piena per recuperare febbricitanti e squalificati oltre a qualche infortunato, in vista del derby del “Pinto” di Caserta, utile anche per integrare ulteriormente i nuovi arrivati.
Sarà la prima di una doppia trasferta, dopo ci sposteremo a Messina, in cui la Paganese deve mantenere nervi saldi e compattezza per uscire indenne dalle due trappole ma ci sono i mezzi e gli uomini per evitarle.
Buon viaggio Paganese!
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