LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA: TRADIMENTO AL TORRE!
Avevo deciso di non scrivere una riga sull'obbrobio tecnico a cui hanno assistito gli impavidi tifosi azzurri che ancora credevano in questa squadra. Poi, sbollita l'iniziale idea, ho deciso di farlo perchè credo che sia giusto rimarcare l'oscenità calcistica che si è visssuta ieri pomeriggio. Che la Paganese 2017-'18 fosse la più scarsa formazione dell'era Trapani, forse solo quella di Maurizi edizione 2013-'14 stava un gradino sotto, non è che lo dovevamo scoprire alla terz'ultima giornata ma contro la Sicula Leonzio s'è andati oltre! Non dal punto di vista tecnico - quello ripeto ce ne siamo accorti già dalle prime giornate - con colpe che vanno a cascata: società, direttore sportivo, calciatori, allenatori. Che questa squadra galleggiasse sull'altalena delle motivazioni, da prestazioni positive ad altre inguradabili, ce ne avevamo fatto anche una ragione. Quello che non ci aspettavamo è il TRADIMENTO di un'intera squadra fatto all'allenatore, alla società, alla tifoseria. Si può sbagliare partita, si possono sbagliare un gol, come quello incredibile fallito da Talamo nel recupero, ma ciò che non si può ammettere è l'atteggiamento messo in campo da tutti.
Ieri al Torre ho potuto ammirare tre cose: la splendida giornata estiva, fuori stagione, il meraviglioso manto erboso, calpestato indegnamente da fantasmi vestiti d'azzurro, e la Curva Nord che ha dato un esempio di civiltà e maturità infinita. Ho dei limpidi ricordi di partite del genere di venti, trent'anni fa, quando per prestazioni meno squallide sarebbe stato meno da educande il comportamento della tifoseria azzurra. Effettivamente, rivolgendogli le spalle, il cuore della tifoseria azzurra cantava che, quella azzurra, era una maglia non meritevole di essere indossata. Traditi tutti! Uno 'spettacolo' (che parolone!) che aveva le sembianze di una pugnalata da chi non te l'aspetti nel momento meno appropriato. E' come se un tuo amico ti inviti a cena e appena entri in casa ti aggredisce. Prestazione inconcepibile dopo due settimane di lavoro, calciatori che camminavano in campo sempre raggiunti e superati nei duelli. Anche il motorino Ngamba aveva il freno tirato. Ma qui stiamo ancora nell'aspetto fisico ma quando soprattutto il cuore e la testa vengono meno è un tradimento in piena regola.
Se qualcuno non conoscesse la classifica, vedendo la partita, avrebbe pensato che la Sicula Leonzio era terz'ultima e si giocava l'ultima carta per la salvezza diretta con la Paganese già salva e con la testa in vacanza. Svuotata, senza cuore, senza motivazioni! Queste partite non si caricano da sole? Calciatori svagati ed incapaci di reagire, cambiare marcia, spirito. Quando poi è uscito il capitano Scarpa anzichè rimboccarsi le maniche ed aiutarsi a vicenda, raddoppiando gli sforzi, c'è stato il crollo totale. Di aspetti tecnici non ne parlo non allineandoli agli standar naturali di una serie C, ma almeno di due categorie inferiori. Penso sinceramente che ieri anche una formazione d'Eccellenza, motivata, coraggiosa, avrebbe battuto questa squadra, che non chiamo Paganese perchè ho profondo rispetto di questo nome, di questi colori che viaggiano da oltre novant'anni per lo stivale calcistico, per questa maglia macchiata ieri da una prestazione indecorosa. Un tifoso seduto alle mie spalle in tribuna al termine l'ho sentito susssurrare: "Mi hanno fatto perdere la passione". Poi ci si lamenta che lo stadio è vuoto ma come potrebbe essere altrimenti con "spettacoli" del genere.
Il peggio, però, l'ho sentito in sala stampa quando il tecnico De Sanzo, che non sapeva come cospargersi il capo di cenere scusandosi, come quando un proprio figlio combina un guaio per giustificarlo, ha preferito tacere per non buttare la biancheria dalla finestra. Un tradimento consumato nello spogliatoio in cui è bene che De Sanzo faccia pulizia, quelle primaverili, prima che sia troppo tardi anche perchè questa non può essere una 'suaì squadra. Con questa mentalità i Play-out si perdono... se giochiamo il ritorno in casa, se il Fondi gioca bendato e se iniziamo le partite con due reti di vantaggio.
Peppe Nocera
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