IL LIBRO DELLA PAGANESE A CASA BUFFA
La magia di una sera di giugno si ripete a distanza di un anno. Infatti era il 13 giugno della scorsa estate quando io e mio figlio Salvatore incontrammo alla presentazione del suo libro "Gol" Mario Sconcerti al quale regalai, con grande soddisfazione, il libro della Paganese: "80 anni di Calcio" scritto a sei mani con Ruggiero e Calvelli. Ieri sera un'altra grande occasione per soddisfare la mia insaziabile curiosità di incontrare un altro mostro sacro del giornalismo sportivo italiano, Federico Buffa. Lo scenario è stato il Teatro Verdi di Salerno, nell'ambito del Tearo Festival Italia, con il giornalista di punta di Sky, che due stagioni fa ha ammaliato tutti gli appassionati con il suo "Buffa Racconta Storie Mondiali", compreso il sottocritto e mio figlio, ma che questa volta s'è cimentato sui maggiori palcoscenici d'Italia in un testo diverso. "Le Olimpiadi del 1936" è uno spettacolo che, partendo dalla narrazione di una delle edizioni più controverse dei Giochi Olimpici, quelli di Berlino, racconta una storia di sport e di guerra e come sempre le storie di sport sono storie di uomini. Una rappresentazione ed una narrazione sublime quella di Federico Buffa che per oltre due ore ha incantato gli spettatori del Verdi. Anche io e mio figlio siamo stati rapiti dal magistrale racconto di Buffa e dopo al termine dello spettacolo l'immancabile incontro con l'autore e l'attore. Definirlo giornalista sarebbe riduttivo. Mi ha colpito l'umiltà e la dipsonibilità. Nelle mie orecchie risuona ancora il: "Grazie per essere venuti" a chi chiedeva una foto oppure " Grazie per aver comprato il libro" a chi chiedeva l'autografo su una copia di: "Storie Mondiali". S'è rabbuiato solo quando gli abbiamo detto che l'Italia avrebbe incontrato la Spagna negli ottavi agli Europei e la faccia è stata tutto dire.
Poi è arrivato il mio momento e con voce sommessa gli ho chiesto se potevo regarargli il libro della Paganese spiegandogli che dopo l'estate sarebbe uscita l'edizione dei Novant'anni. Mi guarda sorpreso, dopo aver firmato già i nostri biglietti, e mi dice: "Addirittura il libro della Paganese ma sono due volumi, grazie". Dopo aver scattato la foto di rito con mio figlio, sto per andare via ma mi chiama e dice: "Peppe non mi fai la dedica sul libro?". Sgrano gli occhi e penso: "Ma lo ha detto a me? Vuole che gli firmo la copia del libro? Con mano tremante apro la seconda pagina e scrivo: "Al narratore di emozioni, Peppe Nocera" mentre mio figlio m'immortala nel gesto indimenticabile. Buffa racconta emozioni e ieri sera sono state tante per me e mio figlio con l'inguaribile passione per lo sport ed il giornalismo.
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