
VERSO IL SARRABUS - IN SARDEGNA PER RITROVARE ATTEGGIAMENTO E VITTORIA
A due mesi dalla fine del campionato, con otto giornate ancora da disputare, la Paganese si ritrova a dover dare una reazione, dopo le ultime due sconfitte consecutive. Il distacco dalla vetta è il massimo raggiunto sino ad ora (8) che la vede fuori dai play-off a -1 dalla Punteolana, con il Cynthialbalonga però che insidia anche il sesto posto a -2.
La trasferta sarda in quel di Ogliastra contro il Sarrabus, penultima in classifica, ha tutte le sembianze della gara trappola. La formazione di mister Carta, aldilà delle evidenti difficoltà in classifica, mostra segni di compattezza soprattutto in casa. A differenza delle ultime tre trasferte, dove ha raccolto zero punti, nelle ultime quattro gare al campo Sportivo "Is Arranas" ha ottenuto tre vittorie ed un pari. Ha battuto infatti il Monterotondo, il Guidonia e l'Ilvamaddalena pareggiando con l'Atletico Uri. La trasferta di domani dovrà chiarire innanzitutto lo stato di salute degli azzurri che necessitano assolutamente dei tre punti, dopo la deludente prestazione, a dir poco, con il Savoia. Bucolo e compagni non vincono però in trasferta dal 10 novembre quando s'imposero contro la Cynthialbalonga per 1-3.
Ma quale vestito mister Esposito farà indossare alla squadra per questa trasferta dopo le balbettanti e poco convincente ultime prestazioni? Il 4-2-4 versione con Ricci alle spalle di Ferreira visto contro il Savoia è da bocciare come l'intera idea iper offensiva che, anche nelle vittorie con Trastervere ed Olbia, aveva destato più di qualche perplessità di ordine tattico e di equilibrio. Difficile ipotizzare un cambio al 4-3-3, mai attuato in stagione, più verosimile un ritorno al 3-5-2 modulo che ha caratterizzato la prima parte di campionato sino alla trasferta con la Puteolana.
Aldilà dei moduli, però, in terra sarda sarà importate soprattutto un atteggiamento diverso per cercare di ritrovare la vittoria, unico obiettivo a medio termine, per una squadra e un allenatore incapaci di reggere una pressione che in una piazza come Pagani è il minimo sindacale.
Peppe Nocera - paganesemania.it
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