D'EBOLI SUONA LA CARICA: "PAGANESE SVEGLIATI, A MELFI PER VINCERE"
“Mi aspettavo una prestazione diversa con il Cosenza, il primo dei cinque match per blindare la salvezza, convinto anche dalle buone prove offerte prima nonostante le sconfitte. Una cosa è certa ovvero che la Paganese deve svegliarsi perchè d’ora innanzi il gioco si farà duro”. Parole semplici quelle del direttore generale della Paganese, Cosimo D'Eboli, che fotografano l’apprensione in casa azzurrostellata sul momento che sta vivendo la compagine azzurrostellata che non vince da dieci turni. D’Eboli si attende qualcosa in più dai senatori: “L’ossatura della squadra è quasi la stessa, nonostante le cessioni avvenute a gennaio, in questo momento e per il finale di stagione a partire da Melfi mi aspetto qualcosa in più dai calciatori più esperti come Marruocco, Vinci, Baccolo, Giradi ed Aurelio: sono loro che in campo devono dare la scossa ai più giovani”. D’Eboli poi entra nello specifico: “Domenica non m’è piaciuto come abbiamo interpretato la partita dall’inizio, troppo insicuri, timorosi, questo non va bene per una squadra che deve salvarsi e migliorare la propria classifica, giocando uno scontro diretto in casa, al termine della partita - prosegue il direttore - ero avvilito poi in serata i risultati di Messina e Melfi mi hanno ridato il sorriso e recuperato un punto su entrambe”. Una Paganese che segna poco, con 21 reti è il terz’ultimo attacco del campionato, un dato che anche D’Eboli analizza: “E’ vero. E’ il nostro problema più urgente, solo una rete nelle ultime quattro gare, abbiamo attaccanti con le polveri bagnate: Girardi segna con il contagocce, anche se lavora molto per la squadra, mi attendo qualcosa in più da Aurelio e Russini, che sta sbagliando qualche occasione ma sono fiducioso che prima o poi i gol arriveranno. Abbiamo Santaniello infortunato mentre Biasci s’è visto poco”. Un mercato che proprio in attacco ha visto tante partenze da Herrera a Caccavallo a Bernardo: “Ne avrei fatto volentieri a meno, ma non si poteva fare altrimenti vista la situazione del nostro presidente, dovendo guardare al bilancio e salvaguardare i conti, alla fine però vedo in giro sono squadre penalizzate e noi non siamo tra queste, però capisco che la coperta è corta”. Ora si va a Melfi, squadra che proviene da cinque sconfitte consecutive: ”Non m’interessa del Melfi, so solo che dobbiamo giocare con maggiore aggressività, ritrovare il gol e vincere”.
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