LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA - SOLO UN BRODINO CHE ALLUNGA IL DIGIUNO
Nessun regalo nel giorno del 34esimo compleanno degli Street Urchins. E' terminata come 34 anni fa, come in quel Paganese-Canicattì del 2 dicembre '84, con un pareggio per 1-1. Allora come ieri con un pari in rimonta dopo il momentaneo vantaggio della Vibonese, a cui ha fatto seguito l'ennesima perla di Scarpa su punizione. Una Paganese che con maggiore convinzione e compattezza è entrata sul terreno di gioco nel secondo tempo, rispetto al primo tempo in cui aveva avuto un approccio molle e poco reattivo come Santopadre e compagni di reparto in occasione del vantaggio dei calabresi. Poi il portiere di proprietà dell'Atalanta, che ormai ha soffiato il posto a Galli con la terza presenza consecutiva, ha sfoderato tre grandi interventi salva risultato, che gli sono valsi la palma di miglior in campo. Un pareggio, il secondo interno dell'era bis di De Sanzo, che ha le sembianze di un brodino, che non riscalda il Torre ancora all'asciutto di vittorie dopo sette gare interne. Un pareggio che fa staccare di un punto il Matera, prossimo avversario interno nel turno infrasettimanale del 12 dicembre, sconfitto a Monopoli.
Si cercava la zampata vincente, contro un avversario ben disposto dall'esperto tecnico dei calabresi Orlandi e che si stava concretizzando a tre dal termine: splendida azione personale di Tazza, con tanto di tunnel all'avversario, prima del preciso cross per la torre di Alberti che manda di un soffio a lato. Sarebbe stata troppa grazia, quella che non ha avuto sino ad ora De Sanzo che tra Cavese e Vibonese poteva portare a casa due vittorie con un pizzico di fortuna anche se ai punti, in entrambe le gare, il pareggio non è uno scandalo, anzi.
L'assenza di Parigi e il digiuno di Cesaretti relegano al minimo le scintille sul fronte offensivo, dove non si fa vedere molto la Paganese dalle parti dell'area calabrese. Continua il momento involutivo proprio di quest'ultimo, a secco di gol, nonostante il gran lavoro che macina in campo. Da lui ci si aspetta qualche timbro maggiore, anche perchè è il solo capace di accendere la fantasia con la qualità che si ritrova. E se vengono a mancare i suoi inneschi, c'è poca possibilità di far saltare le difese avversarie. Sinceramente ieri sera se Scarpa non avesse tolto le ragnatele dal sette, non so quante possibilità avrebbe avuto l'undici di De Sanzo di trovare la via del gol. Con l'ingresso di Alberti, con le tre punte, qualcosa di diverso s'è visto come la miglior disposizione difensiva quando è passata a quattro. Proprio su questo punto, penso che De Sanzo, come ha anticipato in conferenza stampa post gara, lavorerà in vista di due gare contro Rieti e Matera nelle quali si dovrà osare qualcosa di più. I pareggi non servono, con la situazione di classifica in cui si ritrova la Paganese servono i tre punti! E, come cantava la Curva Nord, in aperta contestazione con tanto di striscione capovolto, con esplicito invito al presidente Trapani: "Meritiamo di più".
Peppe Nocera
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