L'ARCHIVIO RACCONTA: 1 GIUGNO DI 40 ANNI FA, LA C1 RIPORTATA DALLA PIOGGIA!
Con il successo sulla Nuova Igea, la Paganese di Montefusco tornava in C1 ad un anno dalla retrocessione
Quel pallone simbolo del calcio anni '70, con i pentagoni neri ed esagoni bianchi, segnò un'epoca ma stava lasciando il posto al Tango, introdotto a partire dal mondiale in Argentina del 1978. Ed anche la Paganese si sta lasciando alle spalle, in quel 1 giugno 1980, una stagione indimenticabile. In questa foto Morezzi ha appena infilato il portiere della Nuova Igea, Di Palma che lo copre, realizzando la rete del raddoppio; la terza, dopo l'iniziale autorete di La Rosa, giungerà nel finale grazie ad Oddo. La Paganese, con una giornata d'anticipo, insieme al Cosenza di mister Sonetti, dopo appena un campionato, ritornò in C1. Trascorse infatti circa un anno dal quel 9 giugno del '79 quando il Pisa del presidentissimo Romeo Anconetani festeggiò, proprio al Comunale di Pagani, la promozione in serie B scortato da 2000 pisani al seguito. Mentre i toscani festeggiavano, i paganesi piangevano la retrocessione in C2. Lacrime che ben presto lasciarono il posto ai sorrisi sui volti dei aficionados azzurri. In società il commisario straordinario Enzo De Risi divenne presidente e, dopo l'iniziale interessamento per il tecnico Angelo Becchetti che tentennava, si virò su Vincenzo Montefusco del Cassino: "Ero in vacanza a Lignano Sabbiadoro e fui contattato dal grande direttore Giacomino De Caprio. Mi chiese di andare a parlare a Pagani e ci incontramnmo a casa del presidente De Risi. Mi fu illustrato il progetto della Paganese che certamente non prevedeva una risalita immediata in C1: la squadra era appena retrocessa". Montefusco, ex centrocampista del Napoli, aveva le idee ben chiare: chiese la riconferma di tre senatori come Jannucci, Di Giaimo e Lomonte e puntò su elementi giovani, ai più sconosciuti, come Oteri, Facciorusso e Giordano, avuti a Cassino, oltre ad Oddo, Fracas e Tripepi. Stava nascendo quella che verrà ricordata come la Paganese che giocava un calcio da favola. Montefusco ricorda ancora: "Sulla carta c'erano squadre più attrezzate di noi come il Cosenza, il Brindisi, il Savoia, ma quella Paganese giocava un bel calcio e faceva divertire il gran pubblico di Pagani". Fu un collettivo straordinario e la dimostrazione sta nel fatto che andarono tutti a segno in quella Paganese: dagli 8 gol di Fracas ai 6 del difensore Del Favero, passando per i 5 del centrocampista Jannucci e i 6 dell'attaccante Morezzi.
Partì con il piede giusto la Paganese con tre vittorie, Marsala, Ragusa e Juve Stabia, due pareggi ed una sconfitta, a Lamezia, nelle prime sei giornate. Dopo la sconfitta di Squinzano superò il Messina e pareggiò con le corazzate Cosenza, al S.Vito, e in casa con il Savoia. Arrivò a Monopoli la terza sconfitta del girone d'andata che si chiuse con la cinquina rifilata alla formazione siciliana del Vittoria. Nel girone di ritorno gli azzurri si vendicarono di Lamezia e Squinzano, sbancarono il Menti di Castellammare (0-1 Oddo), epica fu la vittoria al Celeste di Messina (gol al 90' di Moretti). Pareggiò il big-match con il Cosenza in casa, pareggiò a Torre Annunziata e fece festa anche al Campo Italia di Sorrento (1-2) e regolò in casa 3-1 il Potenza prima dello scivolone a Brindisi. Ma la strada verso al C1 era segnata e il traguardo fu tagliato il primo giugno di 40 anni fa sotto un temporale torrenziale che bagnò di gioia i 5000 del Comunale.
Peppe Nocera
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