LA PARTITA DEL TIFOSO: SE IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO...
Cominciamo proprio bene, non c’è che dire!
Se il buongiorno si vede dal mattino, il nostro assomiglia tanto a un uggioso lunedì d’inverno inoltrato, quando ti svegli e la prima cosa che vedi, sbirciando tra gli infissi, è un plumbeo cielo che minaccia pioggia e freddo a volontà che non ti daranno pace per tutto l’arco della giornata. Alla fine ti fai coraggio, ti copri come un eschimese, tanto che anche il familiare più stretto farebbe fatica a riconoscerti. Così, con l’incedere insicuro, tipico del palombaro fuori allenamento, vai per scendere in garage e ti mezzo sloghi una caviglia sull’ultimo gradino, quello maledetto che non ciechi mai. Sei finalmente arrivato quando scopri che hai la ruota a terra e, visto che il mondo tutto si sta divertendo a congiurare contro di te, si dà il caso che quel lunedì si festeggi il santo patrono dei gommisti: sai bene, pertanto, che non ne troverai neanche uno pronto a venirti in soccorso; tanto vale provare direttamente col santo in questione. In quel preciso istante vorresti riavvolgere il nastro e cominciare tutto daccapo, facendo finta di ritornare dall’inizio: ti rendi subito conto che non è possibile, l’amara realtà sia proprio quella.
Questa breve divagazione era per esprimere ciò che penso e cioè: “Se siamo quelli di sabato sera, stamm nguaiat!”. È stata una delusione cocente sotto tutti gli aspetti: tecnico, tattico, fisico, atletico e… Non mi viene in mente niente più. Se ne avete altri, di aspetti, metteteceli pure che di certo non sbaglierete. I nostri calciatori trotterellavano in mezzo al campo, sbagliando l’impossibile (ah, Carcione, cosa mi hai fatto!) mentre gli altri correvano e le azzeccavano tutte o quasi. Dico ‘quasi perché per fortuna nostra il bravo Gomis ha fatto il possibile, risultando alla fine il migliore in campo, per distacco. Tutti malissimo, tranne Meroni che alla lunga è stato il meno peggio, Cesaretti che ha provato a fare qualcosa e Buxton che ha meritato, in soli dieci minuti, la sufficienza piena.
Prima della partita, come spesso accade, i tifosi si erano divisi in due nette fazioni: gli ottimisti e i pessimisti (come dire Guelfi e Ghibellini). I primi, visti gli acquisti di buoni calciatori, confidavano in un risultato positivo, nonostante la ben nota condizione non ottimale di molti. I secondi, visti i non acquisti di alcuni calciatori e visti gli acquisti di altri (da questo ha origine la lotta intestina), disperavano in partenza di racimolare qualche punticino. Ahimè, alla fine hanno avuto ragione loro. La sola nota positiva è il colpo d’occhio della Curva Nord. Finalmente un settore che comincia a essere degno di questa categoria ma ancora copia sbiadita di quella che è stata in alcune bellissime dimostrazioni di attaccamento, tifo e sostegno.
Voglio credere e sperare che la prestazione sia stata influenzata da una condizione non ancora al top di molti calciatori, da un’assenza di amalgama che non puoi certo comprare al calciomercato e che evidentemente non puoi inventare, quando la squadra è del tutto nuova e quando è stata completata (in verità non è stata ancora completata) in fasi diverse e distanti tra loro della preparazione precampionato. Sappiamo tutti che serve ancora un difensore centrale (e non sono così meschino dal commentare la prestazione di Carini): questa è una certezza. La speranza, invece, è che il futuro ci confermi che serve ‘solo’ un difensore centrale e che i ragazzi visti sabato non abbiano espresso il loro potenziale, ma che possano fare molto meglio. Per molti di loro, ne sono certo, sarà sicuramente così.
Ho spesso e volentieri preso in giro, da queste pagine, allenatori e calciatori avversari che, in conferenza stampa, raccontavano di una partita diversa da quella vista da quasi tutti gli spettatori presenti. Ebbene, per onestà devo dire che le interviste al mister e al capitano mi hanno lasciato perplesso (e mi sono mantenuto basso). Il sottoscritto, solitamente ottimista impenitente, questa volta il bicchiere lo vede solo vuoto, al netto delle considerazioni sui ritardi di condizione. Ho visto altrettanto bene almeno 5/6 parate di Gomis, alcune decisive, nel corso della partita. Capisco che in particolare Matrecano non possa esporre al pubblico ludibrio alcuno dei suoi ragazzi però, caro mister, ne siamo usciti con le ossa rotte e ammetterlo, seppure proteggendo la squadra, non è reato. Dai, siamo solo alla prima e c’è tutto un campionato da giocare. Sapremo riprenderci e migliorare, fino a raggiungere il nostro traguardo. Ci sono tutto il tempo, tutte le capacità e la volontà per farlo!
Forza Paganese…
Alberto Maria Cesarano
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