IL PAGELLONE DI MONOPOLI-PAGANESE
Grande personalità dei giovani azzurrostellati, Liverani dà sicurezza, Cicerelli e Della Corte hanno una marcia in più
LIVERANI 6,5 - Solo ordinaria amministrazione per l'ex portiere della Salernitana che non subisce un tiro in porta che sia uno. Il Monopoli non conclude mai nello specchio e il lavoro dell'estremo difensore è limitato soltanto alle uscite. Sempre sicuro in presa alta, infonde sicurezza all'intero reparto arretrato.
PICONE 6,5 - Buona la prova dell'ex terzino dell'Alessandria, che sulla corsia di propria competenza non si lascia intimorire dalla fisicità di Genchi e dalle doti offensive di Pinto. Aiutato da Bollino, chiude quella zona di campo.
DE SANTIS 6,5 - In tre gare con la maglia della Paganese ha giocato da destro nella difesa a tre, da esterno basso e da centrale nella difesa a due. Gli manca solo ricoprire l'out mancino e poi ha occupato tutti i ruoli del pacchetto arretrato. E li fa tutti in maniera egregia.
CARILLO 7 - E' lui a guidare il reparto difensivo, pur avendo poco più di vent'anni. Non bada a fronzoli e anche quando bisogna spazzare via la palla in maniera ruvida, lo fa. Gara in scioltezza per il giovane già ingaggiato dal Pescara, il quale non va in difficoltà neppure con l'attacco del Monopoli che cambia spesso interpreti.
DELLA CORTE 7,5 - I segnali di crescita si erano avuti già col Catanzaro, in cui era stato senza dubbio fra i migliori: Monopoli conferma che le prestazioni del terzino sono in fase crescente. Soprattutto nel primo tempo accompagna sempre l'azione a sinistra con Cicerelli, il gol è il giusto premio per la convinzione e per il fatto di aver creduto su quella ripartenza veloce. Bene anche in fase difensiva.
TASCONE 7 - Ottimo debutto in maglia azzurrostellata (e in Lega Pro) per il mediano arrivato in prestito dal Genoa. Non giocava da tempo ed infatti il ritmo gara dovrà ritrovarlo (è uscito dopo meno di un'ora), ma l'impatto è senza dubbio positivo. A parte l'assist per Della Corte, è bravo nello spezzare il gioco ed inserirsi, confermando quanto sottolineava Grassadonia: alcuni movimenti li ha già assimilati.
TAGLIAVACCHE 6,5 - La sua ultima gara da titolare (in cui non brillò) fu circa due mesi fa a Francavilla. L'assenza di Pestrin gli spiana la strada a Monopoli e il classe '95 risponde con grande personalità. Ha il merito di scandire lui i tempi della manovra ed è bravo anche nella ripresa ad abbassare i ritmi eliminando qualsiasi possibilità al Monopoli di reagire.
MAURI 6,5 - L'ex centrocampista dell'Akragas, insieme ai tanti giovani arrivati nel mercato di riparazione, può essere un altro valore aggiunto alla rosa di Grassadonia. Fin quando le condizioni glielo permettono, illumina il centrocampo azzurrostellato con giocate interessanti. Una di queste è l'assist per Cicerelli in occasione dell'1-0.
BOLLINO 6 - Un bel passo in avanti rispetto alla gara col Catanzaro dove non era stato brillante. Segno che si sta inserendo nei meccanismi del tecnico ma che sta anche acquisendo una condizione fisica accettabile. E' più nel vivo dell'azione rispetto ad una settimana fa, ma può fare ancora di più.
REGINALDO 6 - Si sacrifica tantissimo per la squadra e lavora per i compagni di reparto. Quando parte palla al piede è imprendibile per i difensori, come nell'azione finale della partita. Ecco, forse qualche ripartenza avrebbe potuto sfruttarla in maniera diversa. Ma visto il risultato, va benissimo anche così!
CICERELLI 7,5 - Sfiora il gol dopo appena tre minuti, lo trova al quarto d'ora tuffandosi nello spazio e trovando la deviazione di Ferrara. Era dal match col Cosenza che non segnava e stavolta la sua rete coincide anche coi tre punti. Sulla propria corsia è devastante, Carissoni non riesce a contenerlo e la Paganese ha vita facile.
PARLATI 6 - Buono ingresso anche dell'ex giocatore dell'Ascoli, il quale non giocava da mesi. Si fa trovare pronto, svolgendo il suo compito come dovrebbe fare. Prova anche una conclusione in porta nel finale ma non ha fortuna.
MANSI e CARROTTA sv
GRASSADONIA 8 - In sala stampa gli è stato chiesto se il merito fosse suo. Il tecnico, senza falsa modestia, dà il merito a tutte le componenti. Se la squadra però gira così bene è merito del lavoro settimanale. Se la Paganese riesce a dare il massimo nei momenti di maggiore difficoltà (vedi il blitz di Catanzaro all'andata) è merito di ciò che si trasmette ai giocatori. Se non si nota la differenza fra una squadra che lavora da mesi e una che è insieme da poche settimane, il merito non può che essere dell'allenatore.
Danilo Sorrentino
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