25 ANNI DI GIOVENTU': BUON COMPLEANNO
23 febbraio 1992 - 23 febbraio 2017. Son trascorsi 25 anni dalla fondazione della Gioventù Azzurra che nel tempo si muta semplicemente in Gioventù. Dall'Eccellenza, quando venne esposto il primo embrionale striscione in quel campionato 1991-92 vinto a mani basse dalla Paganese del presidente Iacuzio e del bomber Orlando, all'attuale campionato di serie C dell'attaccante Reginaldo e del presidente Trapani. Nozze d'argento tra la Paganese ed il gruppo Ultras della GA PAGANI che ha avuto sempre una sua precisa identità nel modo di rapportarsi con il panorama del tifo organizzato locale. Incessante e continuo il sostegno per la casacca azzurrostellata, dal settore distinti del Marcello Torre, ogni domenica con cori originali e striscioni ad effetto. 25 anni rappresentano un traguardo importante per un gruppo che, a testa alta, ha portato avanti le proprie idee sempre seguendo la stella come simbolo ed ideale. A voi Gioventù i migliori auguri di lunga vita ultras, da parte di tutta la redazione di Paganesemania, al sostegno perenne della Paganese. "C'ero, Ci sono e Ci sarò" lo striscione simbolo di questa stagione che rappresenta il ponte di congiunzione tra il passato, il presente ed il futuro tutto da scrivere. Con l'augurio che al più presto possa ritornare a rimbombare, da un unico settore, l'inesauribile sostegno per i colori azzurri.
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Di seguito la nota del gruppo:
Le idee non le spengono i temporali
Così, tra notti insonni, carta e vernice, riunioni accese, nuvole di fumo, pianti, risate, abbracci, botte, qualche birra, freddo, pioggia, milioni di chilometri improponibili e soldi buttati, sono passati 25 anni. Quanto tempo è trascorso da quel 23 febbraio del '92! Nessuno allora avrebbe mai immaginato che quel semplice desiderio di stare insieme di un manipolo di adolescenti sbarbati si sarebbe, poi, rilevato il filo conduttore della loro giovinezza. E’ come finire nella carta moschicida: quando resti incollato sei, ormai, fregato. Negli anni sono cresciuti e quei ragazzini si ritrovano oggi a far conoscere quell’emozione dei gradoni ai loro stessi figli. Sì, perché ogni volta che si solca il cancello di uno stadio le emozioni sono sempre le stesse. Così come quell’ansia che fa sobbalzare dal letto ogni volta che in piena notte si avvolge la propria sciarpa al collo e si chiude la porta di casa alle spalle per prendere parte a una nuova avventura. Fuori è ancora buio, la città dorme, ma il pensiero è agli amici che aspettano, ai chilometri da fare e lungo il cammino che porta da loro, intanto, si spera che vada tutto bene. E’ la magia della trasferta! Negli anni questa magia è diventata sempre più costosa. Il prezzo da pagare è stato alto. Questo però non è stato un freno, nonostante l’aver dovuto mettere in soffitta i simboli di una vita. Quello che non si vede non significa che non ci sia. Cambiano i modi, ma non le battaglie e le idee. E si arriva, così, a venticinque!
…to be continued!
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