10-0: NUMERI E ANEDDOTI

10-0: NUMERI, ANEDDOTI E CURIOSITA' DI PAGANESE-FOGGIA

15.11.2016 09:45

La buona cornice di pubblico, i "piccioncini" Sarno e Letizia, la reazione della Paganese, Marruocco il para-rigori e "Forza Genny". Questo e tanto altro in 10-0, la rubrica "semiseria" di #paganesemania, che vi racconta così #PaganeseFoggia

DIECI a chi ha pensato, ideato, organizzato l'iniziativa di sensibilizzazione della CDG, per dare una mano ma soprattutto un incoraggiamento al piccolo Genny e ai suoi grandi genitori. Lo ammetto: mi sono emozionato prima della gara. Ripeto quanto ho già scritto su Facebook ieri sera per chi non ha avuto modo di leggerlo: "a volte, anziché farci la guerra per il nulla, dovremmo riflettere su quanto siamo fortunati e non dare mai nulla per scontato". Grazie agli ultras, alla Paganese, alla Lega per averci fatto conoscere Genny, un ometto di un anno e mezzo, la tenacia, la determinazione e la compostezza dei suoi genitori, la tenerezza della sua sorellina. Forza Genny, continua a lottare, ci siamo anche noi con te.

NOVE alla straordinaria risposta del "Marcello Torre" che, senza eccessivi proclami, è tornato ad essere meta di tanti spettatori. Una bella cornice di pubblico ha assistito a un match che ha fatto invidia a tante partite anche di Serie B per ritmo, intensità, occasioni e gioco. Contro il Taranto, una settimana fa, c'era stata una strana desertificazione e sinceramente non mi aspettavo così tanti tifosi ieri. Sarà stata l'assenza della Serie A, sarà stata la giornata fredda ma comunque gradevole e anche la caratura dell'avversario. Anche se questa Paganese li vale tutti i soldi del biglietto. 

OTTO alla signorilità di Giovanni Stroppa, tecnico del Foggia, che in sala stampa non accampa scuse e rende merito alla Paganese del suo amico Grassadonia. Qualcun altro - e ne abbiamo visti parecchi di "fenomeni" - avrebbe parlato di una squadra azzurrostellata fortunata, del gol in possibile fuorigioco, del rigore sbagliato, ecc. Invece Stroppa dimostra che non si arriva a certi livelli facilmente e che bisogna essere anche signori per poter ambire a determinate categorie. 

SETTE i secondi di abbracci ed effusioni fra gli attaccanti del Foggia, Sarno e Letizia, dopo la concessione del rigore. Il rigorista Sarno dà la possibilità al compagno appena entrato di scrivere il suo nome sulla vittoria dei satanelli. Il tutto fra baci ed abbracci mentre l'arbitro raccoglieva le timide proteste della Paganese. Sembrava tutto già scritto, invece è subentrato il terzo incomodo Marruocco che, come l'amante fra due fidanzatini, ha interrotto il tutto intervendo a gamba tesa. O meglio: a mano aperta all'angolino. 

SEI il minuto del gol di Sarno che ha portato subito il Foggia in vantaggio. L'impressione che tutti hanno avuto è stata: ecco il remake della gara con la Juve Stabia. Invece rispetto al derby la Paganese ha subito mostrato di non sfaldarsi, abbozzando subito una reazione, ma soprattutto costruendo occasioni da gol importanti. Una reazione portata avanti col piglio della grande squadra, contro una big del campionato. Merito anche dei segnali che ha inviato Grassadonia ai suoi giocatori, tenendo in campo quattro giocatori offensivi praticamente fino alla fine. 

CINQUE all'esitazione dell'arbitro, la cui condotta di gara è stata discreta (forse la migliore terna vista a Pagani), nell'estrarre il cartellino rosso al difensore del Foggia, Luca Martinelli. Dopo lo scontro con Cicerelli, il centrale ripete più volte il mea culpa ma ciò non gli basta per evitare l'espulsione. Che il signor Federico Dionisi, solo omonimo del bomber del Frosinone, gli commina con qualche secondo di ritardo. Forse stava rifiatando anche lui. 

QUATTRO le occasioni costruite dalla Paganese nei primi 10' della ripresa: il quasi autogol di Angelo, l'ottima occasione avuta da Celiento, il gol annullato a Reginaldo e il tiro dalla distanza di Pestrin. Primi minuti di secondo tempo in cui gli azzurrostellati hanno avuto la seria possibilità di vincere, salvo poi subire il ritorno del Foggia, almeno in termini di possesso palla. 

TRE i minuti che mancavano al 90' quando c'è stata la prima vera pausa della partita. Al 42' della ripresa, infatti, si è perso più di un minuto per prestare i soccorsi ad Agnelli, dando la possibilità ai giocatori finalmente di rifiatare. Ritmi altissimi e nemmeno un attimo di tregua in una gara bellissima, giocata senza esclusioni di colpi fra le due squadre. Uno spot per il calcio e la Lega Pro, come spesso è stato fra Paganese e Foggia nell'ultimo anno e mezzo. 

DUE i rigori parati dal portiere della Paganese, Vincenzo Marruocco, in due partite di fila. L'estremo difensore partenopeo, ex della sfida, riscrive tutte le statistiche e i libri di storia con un autentico prodigio su Letizia, dopo aver ipnotizzato Magnaghi sette giorni prima. Così sale a tre rigori parati in stagione, un 100% che lo proietta in testa ai portieri meno perforati dagli undici metri. La migliore risposta, sul campo, dopo quanto accaduto un mese fa a Cosenza. Una parata che cancella anche l'incertezza sul gol di Sarno.

UNO il minuto in cui il capitano del Foggia, Cristian Agnelli, resta a terra nella metà campo della Paganese quasi alla fine della partita. Gli azzurrostellati proseguono la propria azione che si perde fra le braccia di Guarna il quale, anzichè buttare la palla fuori per prestare le cure del caso al suo capitano, dà il via ad un'altra azione dei rossoneri che invece termina sul fondo. Un botta e risposta che fa restare Agnelli a terra per circa un minuto. A nulla è valso il suo tentativo di sbracciarsi, così come quello dell'intera panchina rossonera...Non si guarda in faccia a nessuno. 

ZERO i tifosi arrivati da Foggia, a causa del divieto di trasferta imposto ai supporters rossoneri. Un vero peccato perchè sicuramente sarebbero stati in tanti a Pagani e si sarebbero goduti dal vivo lo spettacolo offerto ieri al "Torre". Invece si assiste all'ennesima decisione cervellotica, frutto di pregiudizi sulla base di eventi (gli scontri di domenica scorsa allo Zaccheria?) per nulla collegati alla partita con la Paganese. Bei segnali, invece, in tribuna. I due sindaci hanno visto la gara insieme, così come i presidenti della due squadre, con la delegazione rossonera che ha ricevuto un'ottima accoglienza. 

Danilo Sorrentino
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