TRACOLLO DIFESA, LA PEGGIORE DEL CAMPIONATO. E IN CAMPO CI SONO GLI STESSI DI LUGLIO
Chi è causa del suo mal, pianga se stesso. La settimana delle tre gare ravvicinate ha riportato nel baratro la Paganese, sprofondata di nuovo al penultimo posto in classifica e con numeri inesorabili. Una settimana iniziata bene, con il successo di Siracusa nel quale però erano già emersi degli aspetti negativi, come il tentativo di rimonta - per fortuna non riuscito - degli aretusei. Una settimana proseguita con il tonfo casalingo col Catania (sebbene le cinque reti incassate non siano l'esatta fotografia dell'andamento della partita) e culminata con la prestazione fortemente incolore nel derby con la Casertana. In quella che, fra le tre, avrebbe dovuto essere la partita da non perdere per la formazione di Massimiliano Favo. Dopo le ultime due partite con Catania e Casertana, sul banco degli imputati è finito il pacchetto arretrato, che in sette giorni ha incassato dieci gol. La Paganese è diventata la peggior difesa del campionato con 23 reti subite in 14 partite, più di una e mezzo a gara. Se con gli etnei le responsabilità sono di tutta la squadra per una fase difensiva approssimativa nella ripresa (a proposito, la Paganese ha subito 19 dei 23 gol nei secondi tempi), contro i falchetti sono stati i difensori a pasticciare più di una volta, e già nella prima frazione.
COME COL TRAPANI - Ma è proprio dalla gara del Pinto che emerge un dato significativo. Ben 4/5 della difesa scesa in campo sabato sera (portiere compreso) era presente anche a Trapani, nella prima uscita stagionale della Paganese, allora ancora di Matrecano, asfaltata per 6-0 dai siciliani. Gli azzurrostellati si presentarono al Provinciale con Galli in porta (Gomis era in panchina), Pavan e Della Corte sugli esterni, Meroni ed Acampora, unico assente a al Pinto, al suo posto Piana, coppia centrale. Era Tim Cup, era ancora a luglio e la società aveva rassicurato che il reparto arretrato, così come tutta la squadra, sarebbe stato rinforzato a dovere. Il giorno dopo arrivò Picone, nelle settimane successive come difensori centrali furono accostati agli azzurrostellati, e alcuni di questi sono stati davvero molto vicini, i vari Sirignano, Aquilanti, Marino, Nossa, Stendardo, Mantovani, Sosa...e probabilmente anche altri. Alla fine arrivarono Carini e Piana, presentati come i rincalzi di nessuno ma - a conti fatti - giunti uno gli ultimi giorni di agosto, l'altro a mercato chiuso.
COINCIDENZE? - Non può dunque essere un caso che, in questo primo scorcio di campionato (un terzo di stagione se ne è già andato), sia proprio la difesa il reparto con maggiori problemi dall'inizio dell'anno. Carini, dopo un inizio da titolare, ha ceduto il passo a Piana il quale, una volta entrato in condizione, si è preso il posto accanto a Meroni. Quest'ultimo, che a fine luglio doveva essere un'alternativa alla coppia titolare, invece ha finito per giocare più partite di tutti: è il terzo giocatore della Paganese per minuti giocati, poco meno di mille. A destra Picone ha scavalcato Pavan, comunque cresciuto nell'ultimo periodo, mentre a sinistra Della Corte, così come da due anni a questa parte, sembra viaggiare senza alternativa, dato che Garofalo ha giocato solo i sette minuti (di recupero) a Siracusa. Tre apparizioni da subentrato per Dinielli, solo un paio di panchine per Acampora. Non può quindi essere un caso: chi è causa del suo mal, pianga se stesso.
Danilo Sorrentino
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foto: Francesco Donato
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