TATTICAMENTE: PAGANESE DAI DUE VOLTI, IL SECONDO GOL E' FRUTTO DEL LAVORO DI GRASSADONIA
La seconda vittoria stagionale al "Marcello Torre" premia una Paganese dai due volti, nervosa e precipitosa nel primo tempo, bella e sprecona nella ripresa. Gli azzurrostellati si sbarazzano del Taranto senza troppa fatica ma evidenziano i soliti cali di concentrazione e la mancanza di cattiveria in zona gol.
Mister Grassadonia conferma uomini e moduli proposti nella “sfortunata” gara di Catania, con la sola eccezione del ritorno tra i pali di Marruocco al posto del giovane Chiriac. Il tecnico ex Salernitana schiera i suoi ragazzi secondo un 4-3-3 che meglio si adatta alle loro caratteristiche. Un sistema di gioco, questo, che esalta soprattutto il talento di Emmanuele Cicerelli, l’uomo in più in questo momento, che quando viene schierato da esterno d’attacco diventa non solo incontenibile ma anche decisivo. Non a caso da una sua irresistibile accelerazione e conseguente cross basso nasce il vantaggio firmato dal bomber Reginaldo.
Il tecnico del Taranto, Fabio Prosperi, per limitare i punti di forza della Paganese si presenta al “Torre” con un abbottonato 5-4-1, dove l’ex Elio Nigro guida la difesa tra Altobello e il capitano Pambianchi, rinforzata dai due terzini De Giorgi a destra e Garcia a sinistra. A centrocampo la linea a 4 vede negli esterni Paolucci a sinistra e Bollino a destra il vero ed unico punto di forza dei pugliesi, mentre Pirrone e Balzano formano la cerniera centrale. In avanti il “pivot” Magnaghi appare in serata no e sbaglia anche un calcio di rigore “gentilmente “concesso dal signor Schirru di Nichelino.
La Paganese ha quasi sempre la partita in pugno, anche perché l’1-0 arriva dopo pochi minuti. Ma, come spesso le capita, dopo essere passata in vantaggio e dopo aver sbagliato con Deli l’occasionissima per il raddoppio, va in tilt e subisce la reazione degli avversari; reazione che avviene non tanto per meriti dei rossoblù quanto piuttosto per una cattiva gestione del possesso palla degli azzurrostellati. I ragazzi di Grassadonia, infatti, soprattutto a centrocampo e in particolare con Francesco Deli, sbagliano tantissimi passaggi favorendo di fatto gli attacchi dei pugliesi. Il centrocampo azzurro non sfrutta così in maniera adeguata la superiorità numerica in mezzo al campo, dove il duo Pirrone-Balzano si trova di fronte il triangolo Pestrin-Deli-Maiorano.
Finito il primo tempo e dopo una probabilissima strigliata di Grassadonia negli spogliatoi, la Paganese si ripresenta davanti ai suoi tifosi completamente trasformata. Pestrin e compagni, trascinati da un ritrovato Deli e da un immenso Cicerelli, strapazzano il Taranto e solo la troppa superficialità in zona gol evita un risultato molto più rotondo rispetto al 2-0 finale. Bellissima l’azione del raddoppio quando Deli triangola con Reginaldo e, dopo aver disorientato con un paio di finte il povero Altobello, mette al centro un passaggio che premia l’ottimo inserimento di Maiorano. Dalla foto tratta da Sportube si evidenzia come il centrocampista segua l'azione e, nei frame precedenti a questo che vedete, si nota che, non appena l'azione del raddoppio parte, il centrocampista attacca lo spazio lasciato libero dai difensori pugliesi. Un gol che sicuramente avrà fatto felice il bravo Grassadonia il quale chiede alle sue mezze ali di attaccare l’area di rigore e portare quindi tanti pericoli a ridosso della porta avversaria. A nulla è valso il passaggio al 4-4-2 da parte di mister Prosperi attuato con gli inserimenti degli attaccanti Viola e Balistreri e lo spostamento di Nigro a centrocampo. La Paganese ha continuato a dominare il gioco ma ha avuto il demerito di non aver chiuso la partita lasciando l’avversario in “vita” fino alla fine. Allenatore e calciatori dovrebbero lavorare molto su questo aspetto perché si rischia, come già è successo in passato, di lasciare punti pesanti per strada.
Alfonso Tortora
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