IN PUNTA DI PEPE - LE ARMI RITROVATE DOPO IL FOGGIA
Le sensazioni che ci ha lasciato dentro la vittoria di Foggia sono contrapposte. Gioia e rammarichi, rabbia e speranze, ottimismo sfrenato e consapevolezza di dover fare i conti con una realtà miscelata di calcoli e combinazioni che sembrano sfuggire ad ogni logica ma che invece tornano puntuali ad arrovellarci la mente. Con molta sincerità non ci credevo all’exploit dello Zaccheria, soprattutto dopo la reazione ingenua di Diop che ha costretto la Paganese a cambiare approccio alla contesa dopo un quarto di gara. A dire il vero non è stata poi così trascendentale la formazione dauna che ha messo i brividi a Baiocco solo nell’occasione del palo colpito da Dell’Agnello. Poi sostanziale equilibrio ed azzurrostellati compatti a difesa del risultato e propositivi con coraggio quando si sono aperti gli spazi per far male. Poco male che la rete della vittoria sia arrivata per un errato disimpegno della retroguardia di casa. Era importante muovere la classifica e la formazione di Di Napoli lo ha fatto attingendo a piene mani dal terreno di gioco pugliese con un successo di misura che ha il vero sapore dell’impresa. Ci ha messo del suo Mendicino che si è ricordato di essere un attaccante preso per aprire le difese avversarie trovando il guizzo giusto che mancava dal pareggio del Menti con la Juve Stabia. Nel complesso però una prestazione soddisfacente anche sul piano della cattiveria agonistica e della sagacia tattica. Il pacchetto arretrato ha mostrato una ritrovata solidità nonostante la scelta, da me non condivisa, di affidarsi ad un mediano sul centrodestra come Onescu. È anche chiaro che in questo rush finale c’è bisogno di tutti e del sacrificio di ognuno come ama ripetere l’allenatore azzurrostellato a cadenza settimanale. A due giornate dalla fine viene ora il bello. La posizione di classifica tiene la magica stella ancora nel girone di coloro che “son sospesi”. I play out sembrano realtà, magari da giocare con il vantaggio del fattore campo e dei due risultati a disposizione, ma incroci di calendario e scontri diretti all’ultima giornata possono nascondere il colpo di scena finale. A patto però che la Paganese faccia bottino pieno contro Potenza e Casertana. Chi vivrà vedrà…….in attesa del responso del rettangolo verde che ci ha visto lasciare per strada tanti punti preziosi. Preferisco non pensarci ma guardare avanti con entusiasmo e fiducia. Armi che Sirignano e compagni hanno ritrovato in quel di Foggia e che devono ulteriormente affilare per centrare l’obiettivo della salvezza.
Francesco Pepe
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