LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA: A LENTINI IN STILE GAMBERO
A questo punto è certificato. La Paganese è la bestia nera dei bianconeri. Per la terza volta, in casa, la Sicula Leonzio non è riuscita ad ottenere l'intera posta in palio contro la formazione azzurrostellata. Due pareggi ed una vittoria il computo aggiornato a domenica dei precedenti, in terra sicliana. E poco ci è mancato che gli uomini di Erra non strappassero i tre punti anche se onestamente - ma non mi sarebbe dispiaciuto affatto - sarebbe stato troppo. Male nella prima frazione la Paganese, che sicuramente non sarà piaciuta allo stesso tecnico il quale, da come ci presentò sabato la partita, si attendeva un avvio diverso.
Ancora una volta, era successo anche a Viterbo e con il Monopoli, l'avvio è stato soft, con il pallino subito nelle mani degli avversari, che son partiti a razzo e facendo subito male. Questa Paganese, che per 40 minuti è apparsa poco dentro la gara creando praticamente nulla, ha la capacità di rimanere a galla e se va sotto di risalire. Molte volte l'anno scorso, anche se il paragone è improponibile per la struttura della rosa, la Paganese appena subiva una rete non aveva la capacità di reagire, anzi crollava. Stavolta non è così. Erra impacchetta il quarto punto in tre gare e va bene così, anche se con un pizzico di fortuna e attenzione si poteva brindare al successo.
Sarebbe ingeneroso per la mole di gioco espressa dalla Sicula che non ha affondato il bisturi solo per merito di Baiocco, miracoloso in due occasioni, in momenti decisivi sul primo vantaggio e sul pareggio. Manca un rigore per Alberti ed anche lì quell'episodio poteva cambiare la gara, ma ci stiamo intrufolando nell'immaginario mondo dei se e dei ma con i quali non si vincono le partite. Il campo ha detto 2-2 ed ha ragione lui e noi ne siamo contenti. Però questa Paganese, che ha fatto un passo avanti in classifica, ne ha fatto anche uno indietro per quanto riguarda il gioco. Meglio sicuramente a Viterbo e con il Monopoli anche se in maniera diversa: più autoritaria in gran parte della gara in terra laziale, capace di gestirla a suo piacimento contro i pugliesi. Ciò significa che è una Paganese che deve continuare a lavorare per trovare una sua fisionomia ed una sua capacità di stare in campo, per più tempo durante la gara, cercando di evitare di porgere il fianco all'avversario sin dall'inizio, perchè non sempre si sarà così cinici sotto rete da fare due tiri e centrare in altrettante occasioni la porta.
Continuano a segnare i difensori anche se lì dietro c'è da registre qualcosa, con già quattro reti subite in tre gare che non sono numeri da stare allegri. Da rivedere Diop che non riesce a trovare lo spunto vincente, poco incisivo ancora Caccetta, ma siamo solo all'inizio. Dopo la doppietta di Schiavino arriva il battesimo e gol per Panariello. Sul fronte attaccanti a mantenere alta la bandiera del reparto ci pensa ancora Alberti, che piazza la seconda rete in tre gare. E' una Paganese da lavori in corso, che Erra sta cercando di plasmare giorno dopo giorno, consapevole che ci sarà da soffrire e lottare ogni minuto, di ogni partita, senza esaltarci troppo per i punti conquistati.
Peppe Nocera
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