TATTICAMENTE

TATTICAMENTE - UN PARI DI CARATTERE CONTRO UNA CORIACEA FIDELIS ANDRIA

Contro una coriacea Fidelis Andria la Paganese raggiunge un buon pari nel finale e mette in cascina il primo punto del 2017. I ragazzi del patron Trapani, rinnovati e ringiovaniti per un terzo dell'undici iniziale, pareggiano il vantaggio dei pugliesi grazie ad una reazione di nervi e di orgoglio. Questo tipo di reazione è stato più che mai necessario per sopperire ad un deficit di qualità che si è venuto a creare in squadra dopo la cessione di Deli e l'infortunio di Cicerelli avvenuto dopo pochi minuti.

Gianluca Grassadonia si affida subito ai nuovi arrivati (non avrebbe potuto fare diversamente) e schiera, secondo un 3-5-2, Liverani tra i pali, De Santis, Alcibiade e Carillo in difesa, Picone, Maiorano, Pestrin, Firenze e Cicerelli a centrocampo, Herrera e Reginaldo in attacco. Con la stessa disposizione (3-5-2) il tecnico ospite, Giovanni Langella, schiera un undici scorbutico e compatto, che fa della corsa e della organizzazione di gioco la propria forza; granitico il trio difensivo formato da Aya, Rada e Curcio che affiancati da Tartaglia e Tito sono apparsi quasi insuperabili. Le due squadre si sono affrontate rispettandosi molto, evitando di scoprirsi e prestare il fianco ad eventuali ripartenze. La Paganese, in particolare, ha giocato una partita molto cauta in considerazione del fatto che i nuovi arrivati, lanciati subito nella mischia, avevano effettuato soltanto un allenamento con i compagni e non potevano essere subito in sintonia con il resto della squadra. È venuta così fuori una partita brutta ed equilibrata che non a caso è stata decisa da due calci piazzati: un calcio d'angolo per la Fidelis Andria e un calcio di rigore, il primo stagionale, per la Paganese. I padroni di casa, per scardinare il muro difensivo degli avversari, hanno provato per gran parte della partita a cercare Herrera sulla trequartista e, attraverso la sua qualità, creare le condizioni per rendersi pericolosi. Il panamense infatti si posizionava "sotto" Reginaldo, alle spalle dei centrocampisti pugliesi, ma nonostante fosse stato servito diverse volte è apparso spesso evanescente sia nelle conclusioni che nel servire i compagni di squadra.

Dopo lo svantaggio subito ad opera dell'ex Tartaglia sugli sviluppi di un angolo, Grassadonia inserisce Zerbo in luogo di De Santis, passando al 4-3-3. Col nuovo assetto ma soprattutto con la forza dei nervi la Paganese è riuscita a pervenire al pari grazie ad un calcio di rigore segnato da Reginaldo. In occasione dell'azione che ha portato alla massima punizione, Della Corte, intanto passato come quarto di difesa dopo il cambio di modulo, con caparbietà sottrae un ottimo pallone proprio a Tartaglia e serve Mauri, entrato al posto di un inconcludente Firenze, il cui assist in area viene fermato con una mano da un difensore ospite. Gli azzurrostellati riescono così a riequilibrare una partita che si era messa male mostrando un carattere raramente visto prima. In ogni caso la squadra va rinforzata perché le operazioni in entrata e in uscita fatte dalla società fin qui, hanno sicuramente depauperato un organico già lacunoso in precedenza.

Alfonso Tortora
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