DE SANZO SENZA PAROLE: "LA SVOLTA SUL 3-2, SONO RIEMERSI I MOSTRI DEL PASSATO"
Fabio De Sanzo fatica a trovare le parole per questo clamoroso tracollo della Paganese contro il Potenza. Il tecnico calabrese individua un momento nel quale la gara ha preso la piega che nessuno si aspettava. "La svolta della gara si è avuta col secondo gol del Potenza. Poco prima potevamo fare il 4-1 con Parigi, invece sul ribaltamento di fronte ha segnato Longo e sono riemersi i mostri del passato. E' un suicidio, devo analizzare un po' di cose, quando giochi con paura non è mai facile. E' una batosta brutta da digerire. Devo lavorare sulla convinzione, la forza e la testa dei ragazzi, non voglio gettargli la croce addosso. Abbiamo lottato finchè ce l'abbiamo fatta. Dopo il primo tempo, sfido chiunque a immaginare un finale del genere. Niente faceva presagire a questo epilogo. Una squadra che sta bene e sta vincendo, sul 3-2 non si fa impressionare, non si spaventa. Magari, se fossi riuscito a fare il cambio di Diop prima del 3-3, passando alla difesa a cinque, sarebbe andata diversamente. In questi frangenti, conta molto l'esperienza".
Nel Potenza ancora una volta a segno Longo, mandato via troppo a cuor leggero dalla Paganese e che in rossoblù ha già realizzato due reti in tre spezzoni di partita. "Giocando con due punte e il trequartista qui non aveva spazio - spiega De Sanzo - e, con tutto il rispetto, non abbiamo perso Gullit o Van Basten. E' un bravo giocatore ed un bravo ragazzo, lo stimo, però non si può rimpiangere Longo. Mi tengo Cesaretti, Scarpa e Parigi". Un Cesaretti che si è fatto male dopo venti minuti, un'assenza che fa il paio con quella di Stendardo. "Non siamo attrezzati per i miracoli, aspettiamo gli esami. Mariano sicuramente salterà queste tre gare, attendiamo per Cesaretti. Sono due giocatori importanti, però a Rende abbiamo vinto con nove giovani in campo e con diverse assenze. Non voglio più vedere queste partite, poteva anche vincere 4-3 il Potenza ma avrebbe dovuto farlo in maniera diversa". Fra i peggiori in campo nuovamente Piersilvio Acampora, autore di una marcatura troppo soft nei confronti di Lescano autore della doppietta decisiva. "Io non capisco l'accanimento verso questo ragazzo: l'ho preferito a Diop perchè lui è di piede mancino, giocare con un destro a sinistra a me non piace, a meno che non si tratti di Stendardo. Per me Acampora - la difesa di De Sanzo - ha fatto una buona partita. Devo rivedere i gol, ma non gettiamo la croce addosso ad un ragazzo di 20 anni".
Danilo Sorrentino
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