TATTICAMENTE

TATTICAMENTE: IL CATANIA ASPETTA NEL PRIMO TEMPO, HERRERA CAMBIA LA PARTITA,

21.03.2017 14:35

Continua il momento magico della Paganese che, grazie ad una prestazione ancora una volta gagliarda e sorretta da un pubblico finalmente numeroso, batte il blasonato Catania e raggiunge la zona playoff. Gli azzurrostellati domano un fortissimo avversario giocando una partita attenta, intensa e dimostrando anche una notevole capacità di soffrire nel momento in cui, nella prima parte del secondo tempo, il Catania ha fatto valere tutto il suo tasso tecnico.

Gianluca Grassadonia lancia l’undici tipo, schierato secondo un consolidato 4-3-3, che prevede l’ottimo Liverani in porta, Alcibiade, De Santis, Carillo e Della Corte da destra a sinistra in difesa, Pestrin e i suoi scudieri Firenze e Tascone nel mezzo, Cicerelli, Bollino e l’infaticabile Reginaldo a formare il tridente offensivo. Giovanni Pulvirenti, neoallenatore degli etnei, cambia modulo rispetto all’ultima gara giocata contro il Lecce e, rispetto all’atteso 3-5-2, si dispone a specchio, con un 4-3-3, interpretato da calciatori di livello assoluto come Marchese in difesa, Biagianti a centrocampo e Pozzebon e Di Grazia in attacco, solo per citarne alcuni. Un sistema di gioco che ha permesso al tecnico catanese di creare delle coppie in tutte le zone del campo e quindi, nella sua intenzione, vincere tutti i duelli, considerato l’enorme spessore tecnico dei suoi calciatori.

La Paganese ha saputo sopperire al divario tecnico con un'ottima organizzazione, una serenità mentale raggiunta con i risultati positivi delle ultime partite, un pubblico numeroso e caldo che non ha mai smesso di sostenere la squadra, un portiere che ha fatto delle parate straordinarie ed un capitano immenso come Manolo Pestrin che ha giocato una partita mostruosa sotto tutti i punti di vista. Nel primo tempo le due squadre si sono affrontate con grande attenzione tattica. La Paganese ha cercato di “fare” la partita col Catania che si difendeva con ordine ed un equilibrio spezzato, però, dal gol del vantaggio dei padroni di casa, siglato da Alcibiade su azione di un angolo regalato dal portiere etneo Pisseri. A quel punto la squadra siciliana si è svegliata e, grazie ad un inizio secondo tempo straordinario, dal punto di vista del palleggio e della velocità della manovra, è pervenuta al pareggio con Di Grazia complice una deviazione di un incerto Carillo. I rossoazzurri hanno cambiato marcia nella ripresa anche per la nuova posizione assunta da Biagianti che da mezzo destro si è spostato come trequartista giocando alle spalle di Firenze, ruolo che gli ha permesso di trovare spazio e modo per rendersi pericoloso attivando quasi tutte le manovre d’attacco della propria squadra compresa quella che ha portato al pari (come si può vedere dalla foto tratta da Sportube, con il numero 10 azzurro che "guarda" a vista il capitano etneo). Gianluca Grassadonia, viste le difficoltà attraversate in quel momento dalla sua squadra, ha risposto con l’inserimento di Herrera proprio nella posizione di campo precedentemente occupata da Firenze, con quest’ultimo spostato sull’esterno al posto di Bollino. In quella posizione il panamense non si è preoccupato di marcare Biagianti ovviamente, ma, considerate le sue caratteristiche, ha costretto il centrocampista catanese a preoccuparsi di lui. La mossa del tecnico azzurrostellato si è rivelata azzeccata tanto che da quel momento in poi, grazie alle iniziative del piccolo calciatore centroamericano, la Paganese è ritornata a far paura dalle parti di Pisseri fino al calcio d’angolo che ha portato al raddoppio in mischia di un Marco Firenze mai domo. Ottenuto il nuovo vantaggio, la squadra di Grassadonia ha gestito i minuti che restavano al triplice fischio con grande attenzione regalando così ai propri tifosi una vittoria che apre scenari nuovi in questo incredibile campionato.

Alfonso Tortora
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