LA PAGANESE VISTA DA...NOCERA: UN ANNO DOPO, VITTORIA CON GLI INTERESSI!
C'era un conto in sospeso con il Rende, che durava da un anno, quando alla prima giornata dello scorso campionato i biancorossi passeggiarono, rifilando un secco 1-4, sulla Paganese. Si sa, le vendette vanno servite fredde e così ieri sera, con la prima frescura di fine settembre, ecco servita la cinquina. Sul tre ad uno, ad un vecchio tifoso seduto alle mie spalle in tribuna, ho detto che non bastavano, ricordandogli il precedente, e puntualmente è arrivato il poker. A quel punto, dopo sessanta secondi, mi ha detto: "Ora sarebbe bello prenderci questa vendetta con gli interessi, segnando il quinto gol". Neanche il tempo di dirlo e Schiavino, alla sua terza rete stagionale, ha calato il pokerissimo.
Chi non ha visto la partita però potrebbe pensare che sia stata questa volta una passeggiata per la Paganese. Ma così non è stato. Avvio vissuto riavvolgendo la pellicola di un film già visto un anno fa. Rende indemoniato e maglie biancorosse che sembravano il doppio di quelle azzurre; Paganese alle corde eppure, in difesa, non davano l'impressione di essere fulmini di guerra. E mentre la Paganese andava alla ricerca di se stessa in campo, il Rende perveniva al vantaggio. Poi s'è scatenata la valanga azzurra una volta che, dalla sala comandi, è stato cambiato qualcosa. E' arrivata la seconda vittoria su sei gare, con tanto rammarico per i punti persi per strada ed undicesimo posto in classifica a pari punti con il Bari, uno in meno dell'Avellino. Il bilancio può esssere soddisfacente ma poteva essere più congruo se con un pizzico d'attenzione alcuni momenti finali delle partite fossero state gestite meglio.
Intanto è arrivata la terza doppietta: dopo quelle di Schiavino con il Monopoli e Scarpa con la Virtus Francavilla non poteva mancare quella di Diop, finalmente a segno in campionato. S'è sbloccato anche lui, attendendo la prima firma di Calil e chissà che non avvenga a Rieti. Terza rete per Alberti, prima per Sbampato, da rivedere però la sua prestazione, oltre al solito Schiavino. In questo avvio sono andati a segno già in sei calciatori diversi, ricordando anche Panariello. Se dagli attaccanti è lecito atrtendersi gol, è il loro mestiere, fa notizia quella dei difensori e alla Paganese i gol di quest'ultimi sono ormai routine. Quello della Paganese è il terzo attacco del girone, con 12 reti, alle spalle di quello del Catania con 15 e della Reggina con 13. Non male.
Numeri di contorno ad una sostanza che ha bisogno di un'inquadratura. Erra parla di coperta corta ed abito camaleontico quello che indossa la squadra che si modella e si plasma a seconda dell'avversario. Il tecnico di Coperchia sta cercando quello giusto con la stoffa che ha a disposizione, intanto manca solo l'annuncio dell'arrivo di Dramè. Nel frattempo trova, anche con difficoltà da smussare, punti pesanti dopo un avvio da brividi. Ora con qualche ammaccatura, vedi il naso di Panariello, si va a Rieti e con la formazione laziale c'è qualche altro conto da saldare e l'occasione domenica prossima è più che propizia. Vietato fallire contro il fanalino di coda, che vanta il non invidiabile primato di peggior difesa del girone, con 16 gol al passivo.
Peppe Nocera
© Paganesemania - Riproduzione riservata
Commenti