LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA - OCCASIONE SPRECATA!
La formichina Paganese mette un altro punto in cascina per l'inverno ed esce indenne dalla trasferta di Andria in attesa di prestazioni migliori e soprattutto di tre punti pesanti, che mancano dalla seconda giornata, che la rilancino in campionato. A volte nel calcio, come nella vita, dipende come si guardano le cose. Questo pareggio di Andria può sembrare un gran risultato e da un certo punto di vista, considerando l'anemia della classifica ed il momento delicato, lo è ma credo, invece, che rappresenti un'occasione sprecata. In campo si sono affrontate due squadre con problemi, evidenziati anche dalla classifica alla vigilia, e per gli azzurri (ieri nell'orrenda casacca verde sbiadita con risvolti gialli) doveva essere l'occasione per tentare il colpaccio. Invece, forse, anche la paura di perdere e peggiorare le cose ha fatto tremare ancora una volta le gambe a diversi calciatori, incapaci di affondare i colpi in una difesa avversaria che invitava a nozze, così come la nostra sul versante sinistro dove Della Corte lasciava, come sempre, buchi per gli avversari.
Dopo un primo tempo controllato alla meno peggio dove comunque emergeva una maggiore compattezza di reparti e si sporcavano i guanti di Maurantonio con una conclusione di Cesaretti, si contrapponeva una ripresa dai grandi rimpianti. Per la verità anche l'Andria creava qualche opportunità, come quella clamorosa di Scaringella alla quale si contrapponeva da campione il solito Gomis. Se la difesa reggeva gli attacchi sporadici dei padroni di casa, con un Carini meno impacciato del solito che solo nell'occasione sopracitata si faceva saltare di netto, il reparto offensivo sprecava l'inverosimile, in cui ancora una volta si metteva in evidenza un Francesco Scarpa in gran spolvero. Se con cinque reti la Paganese è il secondo peggior attacco del girone in compagnia del Cosenza, un motivo ci deve pur essere e le mancate capitalizzazioni dinanzi a Maurantonio ne sono la dimostrazione. Ormai, in ogni partita, le palle gol della Paganese si contano sulle prime tre dita di un mano e se quando ti capitano le sprechi, sarà difficile aggiornare tabellini e migliorare la casella dei gol fatti. Sabato sera nel secondo tempo prima Talamo, incredibile il gol fallito solo davanti alla porta, e poi Cesaretti, altra grande opportunità a porta aperta, mandano alle ortiche il colpo del KO. Nella fiera degli sprechi, che rispecchia i limiti di questa squadra, ci sono da aggiungere alcune ripartenze non sfruttate, anche in superiotà numerica, la più clamorosa quella con Cesaretti, roba da mangiarsi le mani!
Un attento osservatore come il tecnico Favo, il più lucido di tutti, accetta il punticino ma con rammarico. Mi fanno notare invece che si brinda negli spogliatoi, con acqua minerale, dopo un pareggio contro una squadra, l'Andria, ancora a secco di vittorie in campionato e che in casa non vince da marzo. C'è dunque chi si accontenta e gode, sperando di brindare con bevande di più elevato valore, semmai per festeggiare la prima vittoria casalinga dopo due pareggi e altrettante sconfitte.
Peppe Nocera
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