LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA

LA PAGANESE VISTA DA NOCERA: LA PRESA DELLA REGGIA, 14 ANNI DOPO!

02.12.2019 12:01

Ci sono vittorie e vittorie. Sono tutte belle le vittorie, ma vincere un derby, in trasferta, dopo 20 anni (l'ultima era di 14 anni fa ma si giocò ad Avezzano), ha un sapore particolare. Arriva nel momento in cui doveva arrivare, insperato, alla seconda trasferta consecutiva, quando la più "facile" sulla carta, quella di Bisceglie, s'era impantanata sul pareggio. Una vittoria che mancava dal 13 ottobre, da un altro derby, con l'Avellino. Anche allora per 3-1 ed anche quello ebbe un sapore particolare, come tutti i derby, perchè coronava il momento più alto del campionato per la Paganese. Da quel momento è iniziato il tunnel di un mese e mezzo, con un punto in cinque gare, in cui s'era infilato Erra ed i suoi ragazzi.

A Caserta è ritornata la luce, uno spiraglio che è sorto quando il baby Guadagni si è fatto il regalo del 18° compleanno, con il primo gol tra i professionisti, grazie anche allo straordinario assolo di Panariello. In precedenza Diop si confermava bomber di rigore e, dopo i due di Bisceglie, centrava anche la porta della Casertana per confermare, con una grande prestazione, che è tornato in grande spolvero e che questa Paganese ne aveva assolutamente bisogno. Non è un caso che senza di lui la Paganese abbia perso peso in attacco ed un fondamentale punto di riferimento perdendo punti e partite, oltre a palesare una pericolosa astinenza da gol. La domenica perfetta, o quasi, arriva anche per Alberti che ritrova il gol dopo che nelle ultime uscite era stato scalzato nella titolarità del posto da Guadagni. L'ammonizione e la troppa esultanza si può perdonare in un momento tecnico particolare per lui che avrà sentito le orecchie fischiare durante le ultime prestazione. Gli servirà per crescere e migliorare.

La Paganese abbatte la Reggia, calcisticamente parlando, e lo fa espugnando il "Pinto" dove solo il Rende c'era riuscito nello scorso marzo. Otto mesi di imbattibilità crollati sotto i colpi degli attaccanti azzurri che ritovano la via del gol come non era successo prima. Bene, tutto bello? Insomma. Non saremmo dei bravi cronisti se non evidenziassimo anche le pecche, che pur ci sono state in una grande vittoria. Paradossalmente, la squadra nel momento in cui, nel secondo tempo, era in superiorità numerica non mi è piaciuta per come ha gestito la gara. Dopo il pareggio, la Paganese ha avuto in mano la partita ribaltandola e se il primo tempo si fosse allungato di dieci minuti, l'avrebbe chiusa con la Casertana ormai in balia degli azzurri. Ed invece è cambiato tutto nel secondo tempo. Loro si sono compattati e hanno acquisito incredibilmente fiducia, con la Paganese in confusione, che non è riuscita a far girare la palla come avrebbe dovuto, sprecando alcune ripartenze. E' uscito il braccino corto del tennista quando vede la vittoria e ha paura di chiuderla, forse proprio perchè questa vittoria era troppo importante per non ottenerla. Ma è arrivata ed è stato il più bel regalo per i 35 anni degli Street Urchins.

Peppe Nocera
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