FUORIGIOCO

FUORIGIOCO - PRIMA UN SORRISO IN CASA E POI IL MERCATO

Si avvicina il cosiddetto mercato di riparazione ed è imminente pure la disputa in casa dell’ultima partita dell’anno. Il “Marcello Torre”, negli anni, stadio notoriamente ostico per le squadre avversarie, da agosto ad oggi non ha visto una sola vittoria in campionato della Paganese. Con il Cosenza, squadra battuta in trasferta per due reti a zero, c’è l’ultima possibilità di far ritornare il sorriso agli appassionati che non fanno mai mancare il loro incoraggiamento alla squadra azzurrostellata.

Il mercato di riparazione ci sarà e dovrebbe portare maggiore compattezza soprattutto alla difesa, vale a dire al reparto che ha lasciato piuttosto a desiderare per una latente ermeticità che ha messo spesso a dura prova le coronarie dei tifosi. Voci attendibili parlano di un paio di calciatori. Pochi ma buoni. Dovrebbe trattarsi di un difensore centrale di grande esperienza e personalità e di un centrocampista; proprio gli elementi di cui la squadra ha maggiormente bisogno per disputare un girone di ritorno in linea con quelli che erano i programmi della vigilia del campionato.

Quest’anno non tutto è filato liscio. Purtroppo non tutte le ciambelle riescono con il buco: una cosa sono i piani studiati a tavolino e che necessariamente devono fare anche i conti con una gestione societaria all’insegna della parsimonia, un’altra cosa la risposta del campo quando si ha a che fare con avversarie forti e agguerrite. A questo aggiungete pure che uno degli atleti su cui la società puntava a occhi chiusi per nobilitare il reparto di centrocampo, vale a dire Carcione, ha avuto quest’anno un impatto poco felice a causa di guai muscolari e di gravi problemi familiari che - fin quando è stato in campo - ne hanno minato il rendimento. Il Carcione di due anni fa, quello che proteggeva adeguatamente la difesa facendo da frangiflutti, che lanciava lungo in avanti – sorvolando la manovra lenta e compassata - per pescare al bacio compagni che ben conoscevano le sue qualità, in questa annata non si è mai visto e la squadra ha dovuto fare a meno di un elemento dotato di grande qualità nella zona nevralgica del campo.

A questo aggiungete i problemi di una difesa orfana di un difensore centrale di grande personalità. Niente da dire sul valore intrinseco degli attuali singoli componenti della stessa, ma in determinati ruoli è necessario avere elementi di esperienza perché siano di esempio e di aiuto per i giovani compagni di reparto. Non è un caso che giovani elementi, ben dotati tecnicamente, crescano bene quando sono a contatto di gomiti con atleti esperti e navigati. E qui mi viene di fare il nome di Costantino Ferraioli che all’epoca – parlo del campionato 1973-74 – maturò ed imparò i trucchi del mestiere all’ombra di un certo Edmondo Lorenzini, ex difensore del Bologna che venne a spendere le ultime energie proprio a Pagani.

Si chiude un anno e ci auguriamo che la squadra riesca finalmente a conseguire tre punti importantissimi per la sua deficitaria classifica. Bisogna soprattutto guardare al risultato, per lo spettacolo c’è tempo. Poi guarderemo con fiducia al mercato di riparazione; pochi innesti, ma buoni. Mi raccomando.

Nino Ruggiero
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