LA PARTITA DEL TIFOSO - LO SGUARDO INDIETRO, AL PRESENTE E AL FUTURO
Mi risulta sempre più difficile trovare gli stimoli e gli argomenti per trattare, in maniera degna e soddisfacente, della situazione della Paganese. E così diventa fatale il doversi dividere tra la stretta attualità, le incertezze sul futuro e il nostalgico (oltre che inutile) guardarsi indietro, quando si sarebbe potuto e dovuto fare di più.
La stretta attualità è rappresentata dalla storica vittoria di domenica pomeriggio, contro l’Akragas. Pensate un po’: vincere contro una squadra imbottita di giovani, sull’orlo del fallimento e che fino al giorno prima manco sapeva se scendere in campo o meno è diventato un evento storico. Storico sì, perché c’è stata la prima vittoria in casa di questo campionato, arrivata, per giunta, dopo 90 minuti, se non proprio di sofferenza, sicuramente di apprensione.
Se la partita scorsa era la stretta attualità, strettissima è invece la questione calciomercato. Mentre scrivo arriva l’ufficialità del primo acquisto, presagio di imminenti cessioni di calciatori più o meno illustri che probabilmente finiranno in un angolo remoto dei nostri ricordi di tifosi. L’augurio, manco a dirlo, è che questi nuovi ragazzi possano fare meglio di chi sta facendo il percorso inverso. Anche perché, fare peggio…
Lo sguardo al futuro, dicevo: non si registra ancora alcuna novità, sul fronte societario. Però dobbiamo ammettere che quella nefasta conferenza stampa ha portato qualcosa di buono: non si odono più le voci incontrollate e infondate che si sono vorticosamente succedute nei mesi scorsi, in merito a ingressi in società, acquisizioni di quote e roba del genere. Ah, almeno non ci prendiamo più per fessi da soli: vi sembra poco?!
C’è poi lo sguardo indietro. Vi devo dire la verità però: mi mancano le forze e la voglia, come ho scritto sopra, di rivangare il passato e ripetere, per l’ennesima volta, le stesse cose. Un filino di rassegnazione si sta impadronendo del sottoscritto, rendendolo apatico.
Mi fermo qui, per adesso. Non vedo l’ora di riacquistare esuberanza e spensieratezza e così riprendere a sparare fesserie da queste pagine!
Alberto Maria Cesarano
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