LA SOTTIL TATTICA/1: RIVOLUZIONE SIA...
Il clamoroso ribaltone tecnico di inizio settimana ci ha visti costretti a cambiare anche il nome della rubrica, dopo appena la prima "puntata". Diciamo che non siamo stati del tutto profetici con Cuoghi, ma di certo non demordiamo e dunque vi riproponiamo "La Sottil Tattica". In effetti, la sostanza non cambia: ogni settimana, fra il giovedì e il venerdì, cerchiamo di capire cosa bolle in pentola e quali possono essere le chiavi tattiche della Paganese per la gara successiva. Ci sarebbe tanto da parlare questa settimana, perchè al ribaltone tecnico corrisponde anche un ribaltone tattico. Dimenticatevi del 3-5-2 che accompagna la Paganese da oltre due anni (l'hanno proposto, in sequenza, Grassadonia, Maurizi, Fusco-Belotti, Cuoghi): la nuova veste sarà il 4-3-3. Anche questa è stata una delle motivazioni che hanno spinto la società a sollevare dall'incarico Stefano Cuoghi e a puntare su Andrea Sottil, che con questo modulo ha sfiorato un'impresa epica a Siracusa e ha ottenuto una salvezza tranquilla a Gubbio. Si passa così ad una difesa a quattro, che Cuoghi avrebbe voluto utilizzare qualche volta ma poi per un motivo o per l'altro ha sempre abbandonato tale ipotesi. Una difesa a quattro per cercare di sgravare da troppi compiti gli esterni di centrocampo - nella fattispecie Vinci ed Armenise - apparsi in difficoltà soprattutto col passare dei minuti durante la gara. Da qui la scelta di inserire in fin dei conti un centrocampista centrale in più, in luogo di un esterno. Perchè l'undici, inteso come uomini, non sarà completamente stravolto. In corso d'opera Cuoghi era passato spesso al 4-3-3, soprattutto quando bisognava rincorrere (ed in casa ce ne è stato spesso bisogno), anche senza rivoluzionare gli undici in campo. Così, la squadra che sabato pomeriggio affronterà il Cosenza non sarà poi tanto diversa da quella che ha cominciato il derby con la Juve Stabia. Già in conferenza Sottil aveva lasciato intendere che si sarebbe affidato a Bocchetti sull'out mancino di difesa, da vero e proprio terzino. Così è stato provato, con Vinci dalla parte opposta e la coppia Tartaglia-Moracci (due belle scoperte) al centro. Qualche cambiamento anche a centrocampo, dove è prevista la coabitazione di Calamai e Baccolo, che hanno giocato poco insieme. Dovrebbe essere il primo a giocare da vertice basso, con l'ex Gubbio, che Sottil conosce bene, schierato da mezz'ala sinistra. Compiti di inserimento affidati a Deli, che anche per l'allenatore di Venaria Reale sembra essere un centrocampista e quindi partirà dalla zona nevralgica. E' chiaro che l'ex giocatore del Palestrina avrà carta bianca quando si tratterà di attaccare la profondità ed infilarsi negli spazi, per dare superiorità al reparto avanzato, che vedrà invece Caccavallo e Herrera sulle corsie laterali. Il panamense, schierato a mezz'ala da Cuoghi e vistosamente limitato, sarà libero di svariare partendo da sinistra, con l'attaccante partenopeo dalla parte opposta. Sottil predilige dunque gli esterni alternati (un destro a sinistra, e viceversa), così da poter anche rientrare e calciare. L'ariete d'attacco, il classico numero 9, attualmente è Vittorio Bernardo, in attesa di Girardi.
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