TATTICAMENTE - LA FALSA PARTENZA CONDIZIONA LA PAGANESE, GESTIONE AGEVOLE PER IL SIRACUSA
La Paganese gioca una pessima partita a Siracusa e perde con un netto 2-0 contro la squadra di casa allenata dall'ex Andrea Sottil. Gli azzurrostellati pagano la "falsa partenza" già vista negli ultimi tempi contro Foggia e Vibonese, un approccio sbagliato che ha comportato la rete dello svantaggio e una conseguente difficoltà a riequilibrare una partita che si è messa nelle condizioni ideali per una squadra come il Siracusa che ama giocare di rimessa.
Gianluca Grassadonia sceglie la difesa a tre con Alcibiade a guidare i due giovani De Santis e Carillo, a centrocampo Cicerelli e Longo fanno gli esterni mentre Tagliavacche occupa la zona centrale insieme a Mauri e Firenze, in attacco Reginaldo e Bollino completano il 3-5-2. Andrea Sottil risponde con il più classico 4-4-2 che vede Santurro in porta, davanti a lui Brumat a destra, i due colossi Turati e Cossentino al centro e Malerba a sinistra, la linea di centrocampo è composta da De Silvestro e Valente sulle fasce con Spinelli e Toscano nel mezzo, in attacco completano l'undici Catania e Scardina.
La partita è stata indirizzata dal gol di Catania arrivato dopo soli tre minuti, realizzato in seguito ad una azione personale e un preciso diagonale di sinistro. Passati in vantaggio, i siciliani si sono disposti nella propria metà campo lasciando l'iniziativa a Reginaldo e compagni, i quali facevano girare molto lentamente il pallone creando in questo modo pochi problemi ai padroni di casa. La Paganese inoltre, complice la disposizione tattica, si è intestardita a cercare varchi per via centrale cercando ossessivamente la coppia Reginaldo-Bollino che però venivano ben marcati dai difensori Turati e Cossentino e ben "schermati" dai centrocampisti Spinelli e Toscano. Il Siracusa ha giocato una partita molto attenta in fase difensiva ma non ha disdegnato, una volta recuperato la palla, veloci ripartenze soprattutto con gli esterni De Silvestro e Valente che hanno creato problemi alle spalle di Cicerelli e Longo. Il due a zero, siglato ancora da Catania che ha approfittato di un pasticcio di Carillo e Liverani, ha chiuso definitivamente una partita che in realtà non è mai iniziata per la Paganese. I ragazzi di Grassadonia hanno forse accusato gli impegni dell'ultimo mese durante il quale hanno giocato praticamente ogni tre giorni, un ritmo che li ha fiaccati probabilmente non tanto nella tenuta atletica quanto in quella psicologica. Un calo di concentrazione è fisiologico per una squadra così giovane ma adesso non si deve sprecare quanto di buono fatto in questo 2017 e bisogna fare l'ultimo sforzo per arrivare ad un sogno che è lì a portata di mano.
Alfonso Tortora
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