IN PUNTA DI PEPE

IN PUNTA DI PEPE - LA STRADA E' LUNGA E LA PAGANESE PUO' RISOLLEVARSI

Sono emersi segnali incoraggianti dal derby con la Cavese, progressi evidenti con l'arrivo di Di Napoli

Non so quanti tifosi abbiano potuto vedere il derby perché leggo di continue lamentele da parte dell’utenza sul cattivo funzionamento della piattaforma Eleven Sports. Ho avuto invece il privilegio di assistere alla sfida tra Cavese e Paganese dagli spalti del Lamberti e vi garantisco che è davvero difficile, anche a 48 ore dal triplice fischio, ingoiare un boccone tanto amaro. Gli azzurrostellati non meritavano assolutamente di tornare a mani vuote ma mordersi le mani serve a poco con lo spettro del fondo della classifica che si è materializzato e non concede sconti. Fa male uscire sconfitti dopo una prestazione di sostanza e carattere su un terreno di gioco ridotto ad una risaia. Però l’incertezza di Campani in avvio ha condizionato fortemente una partita ampiamente alla portata di Sirignano e compagni. Una partenza ad handicap non era il massimo ma la Paganese non si è mai disunita ed ha messo praticamente alle corde una Cavese rinnovata negli uomini ma che sinceramente non mi ha affatto impressionato.

Non so che partita abbia visto il tecnico di casa Campilongo che ha esaltato all’inverosimile la prestazione dei suoi ragazzi ma il calcio è bello anche per questo. Ognuno la pensa a modo suo, anche quando si è consapevoli di essere in malafede come nel caso dell’allenatore aquilotto. Concentriamoci allora sulla nostra Paganese che ha saputo, a prescindere dall’errore del giovane Campani, confermare i progressi palesati contro il Catanzaro. Nulla di trascendentale, si badi bene, ma lo spirito battagliero unito ad un’organizzazione tattica che comincia a crescere lascia ugualmente ben sperare per il raggiungimento della salvezza. Certamente l’ultimo posto in classifica non lascia dormire sonni tranquilli ma i segnali di riscatto ci sono stati dall’avvento di Di Napoli in panchina. L’allenatore napoletano sta provando a risvegliare il gruppo, non senza usare anche il bastone quando ci vuole, ricevendo in cambio buone risposte da tutti i reparti. Il risultato del Lamberti brucia sicuramente a tutti perché la Paganese ha comandato sul rettangolo verde per oltre ottanta minuti di gioco senza rischiare praticamente nulla. La differenza l’hanno fatto i due portieri. Campani, per nostra sfortuna, ci ha messo il suo zampino in occasione della rete di Gerardi. Sulla sponda opposta Kucich ha strozzato in gola l’urlo del gol in due occasioni su Squillace prima e soprattutto su Onescu sul finire di primo tempo. Nel mezzo un dominio assoluto con la Cavese che è rimasta rintanata nella propria metà campo fino al triplice fischio finale. Doveva andare così insomma…..ma non sempre si può uscire dal campo con i rammarichi. La strada è lunga ancora ma questa Paganese può risollevarsi dalle sabbie mobili.

Francesco Pepe
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