LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA

LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA: ALLERTA!

A distanza di 42 anni il Bari si prende la rivincita, espugnando il Torre, in una giornata completamente diversa rispetto a quel 17 aprile '77 e non solo per le condizioni climatiche. I biancorossi, al terzo tentativo che gli ha proposto la storia, riescono a vincere a Pagani e lo fanno grazie al loro top player, Mirco Antenucci, che fa la differenza in tutti i sensi. La "spuntata" Paganese, priva oltre a Calil anche di Diop fermatosi nel riscaldamento per un fastidio al flessore, deve fare di necessità virtù in attacco: la buona volontà di Guadagni e l'impegno di Alberti non bastano per fare il solletico a Frattalii. La Paganese regge il confronto sul piano fisico e caratteriale, ma alla lunga lo perde nelle sfumature di qualità che hanno fatto pendere il confronto dalla parte biancorossa.

E' una formazione, quella di Erra, che non si può permettere di avere contemporaneamente fuori gli attaccanti titolari. Assenze che si procrastinano da alcune settimane e stanno inficiando il cammino da un mese a questa parte l'evoluzione della squadra. Ci sono limiti che vengono acuiti dalle assenze come quella di Dramè utilissimo nel dare respiro e alternarsi con Perri. La coperta è corta e con l'avvicinarsi dell'inverno il disagio comincia a farsi preoccupante. E' una squadra che non produce occasioni, se non con il contagocce, e non potrebbe essere altrimenti visti i dazi da pagare in infermeria nell'ultimo periodo. E' scattata l'allerta classifica, dopo aver messo in cascina nell'ultimo periodo un solo punto nelle ultime cinque uscite.

A far elevare l'asticella della preoccupazione, ci si mette anche la caduta del bunker casalingo che, a livello mentale, va ad influire mentalmente sul gruppo. Il momento è delicato, è il primo stagionale conclamato nella parola chiave ossia "crisi", che deve far stringere ancor di più le maglie ai calciatori azzurri. Il momento magico è scomparso come le giornate soleggiate, ormai un lontano ricordo. Quella Paganese che ha guadagnato oltre anche i meriti in qualche partita, nascondendo qualche inevitabile pecca, sembra sfiorita ed il futuro appare meno rosa del previsto.

Alle porte ora un altro periodo terribile dal punto di vista del calendario: dalla doppia trasferta Bisceglie e Casertana al Catanzaro per passare dal recupero con il Catania alla sfida con il Potenza. Tutte d'un soffio da domenica 24 novembre a quella del 15 dicembre. Cinque partite in cui questa squadra deve ritrovare innanzitutto gli infortunati e nel frattempo cercare di aggiungere in classifica quanti più punti possibili, con l'asticella che deve segnare la quota minima 20 punti. Fondamentali le prossime due, a partire da Bisceglie, con la trasferta pugliese che diventa decisiva per non affondare nella zona rossa. 

Peppe Nocera
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