L'ATTESA VISTA DA NOCERA: SCONFITTA PRIMA DI SCENDERE IN CAMPO
Il silenzio assordante della Curva Nord, nell'ultima gara interna con il Matera, già aveva segnato un passo importante dell'intollerabilità, anche della parte più passionale ed assidua del tifo (o meglio di quello che è rimasto), verso la proprietà. Il comunicato di giovedì in cui si annunciava invece l'assenza della stessa dai gradoni dal cuore del tifo azzurrostellato, cosa mai vista prima, rappresenta la conferma della definitiva rottura tra Curva e Società.
Non era mai successo in tanti anni della presidenza Trapani. Eppure è successo.
C'è un passaggio che sintetizza ciò che ha prodotto questa gestione dopo tanti anni, riassunto in queste poche ma significative righe :
"E’ intollerabile, infatti, sopportare che la gestione della stagione si basi quasi esclusivamente sulle disgrazie delle altre società, mettendo in campo una squadra decisamente lontana anche da un benché minimo concetto di dignità e facendo venir meno anche i sentimenti alla base della passione popolare. Proprio l’allontanamento della gente, quella di sempre, è la sconfitta più grande, a cui non possiamo restare a guardare indifferenti. Il calcio è poesia, fantasia, sogno. E’ gridare al goal. Il calcio è contesa, azione, sudore, grinta, determinazione. Valori traditi, che hanno reso i gradoni, di settimana in settimana, sempre più deserti. Quella in campo non è l’immagine del calcio che ci ha fatto innamorare, perché semplicemente NON E’ CALCIO!"
Oltre a tenere i conti in ordine, questa società ha raggiunto un altro tragurdo: quello di rendere il Marcello Torre un deserto. Questo sarà lo scenario in cui Paganese e Trapani scenderanno in campo domenica. E prima di scendere in campo la Paganese avrà già perso, subendo la sconfitta più cocente della stagione.
Peppe Nocera
© Paganesemania - Riproduzione riservata
Commenti