PAGANESEVIRUS...STORIE EPIDEMICHE: TESSITORE, FRECCIA D'ORO, L'UOMO DELLA RINASCITA !
Il 25 aprile è il giorno in cui ogni anno in Italia si celebra la Festa della Liberazione dal nazifascismo, avvenuta nel 1945. L’occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno, ma si considera il 25 aprile come data simbolo, perché quel giorno del 1945 coincise con l’inizio della ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della Repubblica di Salò dalle città di Torino e di Milano, dopo che la popolazione si era ribellata e i partigiani avevano organizzato un piano coordinato per riprendere le città. La decisione di scegliere il 25 aprile come “Festa della Liberazione” (o come “anniversario della Liberazione d’Italia”) fu presa il 22 aprile del 1946, quando il governo italiano provvisorio – il primo guidato da Alcide De Gasperi e l’ultimo del Regno d’Italia – stabilì con un decreto che il 25 aprile dovesse essere “festa nazionale”.
La guerra è finita. Il pallone può iniziare a rotolare nuovamente. Nella nostra città era fermo dall'estate del 1934, con la chiusura del "Del Pino" trasformato nel frattempo in Villa Comunale e poi per la seconda guerra mondiale. A Pagani il riassetto societario avvenne grazie all’impegno del sindaco Costantino Astarita, già presidente della Paganese stagione 1929-’30, insieme agli immancabili commendatore Costantino De Palma, i prof. Raffaele De Vivo e Mario Ferrante, il comm. Pasquale Stoia oltre all’onnipresente Enrico Attianese. All’unanimità venne chiamato a guidare quella Paganese, che partecipò al campionato di Prima Divisione, la bandiera Gerardo Tessitore, detto "Freccia d’Oro" per la sua velocità, nel duplice incarico di allenatore-calciatore che vediamo in questa foto d'epoca.
Fu lui il simbolo della rinascita calcistica della Paganese del dopoguerra. Mancava un terreno di gioco e quel primo campionato, di Prima Divisione 1945-46, si disputò al "P.zza D'Armi" di Nocera inferiore. Il campionato iniziò il 16 dicembre del 1945. Nella prima giornata la Paganese esordì in trasferta a Salerno contro la Libertas Pastena e vinse per 3-1 mentre nella prima "casalinga " ci fu il derby con l'Angri terminato 2-2. Il campionato si svillupò su appena 14 giornate con la prima classificata, la Paganese in coabitazione con l'Angri che ebbe una partita vinta a tavolino, che ebbe accesso ad un girone di semifinale, composto da 4 squadre, distribuito su 6 giornate. Una settimana dopo la decisione del governo provvisorio, di istituire il 25 aprile come Festa della Liberazione, il 28 aprile del 1946 fece il suo esordio nel girone di semifinale contro il Set Napoli battuto 3-0 con reti di Piacentini, Pellegrini e Coda. Tessitore e compagni chiusero al primo posto e approdarono alle finali. Questa la formazione base di quella stagione: Gentile, Tessitore, Nocera, Pellegrino I°,Trabucco, Jemma, D'Alessandro, Piacentini, Coda, Pellegrino II°, Gioia.
Così scriveva su la "Vedetta Sportiva" del 21 aprile del 1946, il giornalista Renato Cuomo: "La Paganese è da considerarsi moralmente la vincitrice del girone. Il merito di tali successi è certo di tutti gli atleti in maglia azzurra, nessuno escluso, però un elogio particolare va dato all'ottimo Tessitore, capitano e allenatore della squadra".
La Paganese fu inserita nel Girone Finale B con Gragnano, Angri e Turris e fu sconfitta a Gragnano all'esordio, il 16 giugno del m'46, per 3-1. Nella seconda giornata, il 23 giugno del 1946 era in programma l'acceso derby con l'Angri ma sul 2-1 per i grigiorossi ci fu invasione di campoe. Fu la Caporetto di quelle finali. Quel derby, anche per gravi torti arbitrali, ebbe pesanti ripercussioni sul prosieguo delle gare: squalifiche ed assenze dei più importanti calciatori come il portiere Gentile, dell'uomo squadra Tessitore e di Piacentini ed altri dimezzarono la formazione. La giornata successiva il 30 giugno a Torre del Greco contro la Turris la Paganese perse per 4-0 e nelle restanti partite non scese in campo, perdendole a tavolino, anche per protesta contro le decisioni della Lega che nel girone iniziale aveva dato vinto una gara all'Angri, persa sul campo.
Con quell'inatteso epilogo si chiuse il ritorno al football della Paganese 75 anni fa, quando l'Italia fu liberata e la Paganese grazie a Gerardo Tessitore, che guidò gli azzurri per 4 stagioni, ritornò a battagliare sui campi di calcio come fa ininterrottamente da allora.
W L'ITALIA !
W LA PAGANESE !
Peppe Nocera
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