MEMUSHAJ, DUE GIORNI DA INCORNICIARE: SERIE A E EUROPEI. OGGI PROBABILE ESORDIO PER LUI
Chissà se Ledian Memushaj, centrocampista albanese, al termine di quel playout con la maglia della Paganese, perso a Livorno contro il Viareggio nella stagione 2009-10, avesse mai immaginato che sei anni dopo avrebbe vissuto un inizio di mese di giugno così. Festeggiare la promozione da capitano con il suo Pescara in Serie A e disputare gli Europei di calcio 2016 in Francia con l'Albania del ct italiano Gianni De Biasi. Forse non scenderà in campo dall'inizio, dopo gli ultimi giorni non vissuti tranquillamente ma felice per la promozione, oggi pomeriggio alle 15.00 contro la Svizzera nell'esordio delle Aquile, nella manifestazione continentale. De Biasi è stato molto sensibile nel non trattenerlo in ritiro, e lo poteva fare, lasciandolo al collega Oddo fino alla finale d'andata, richiamandolo nel ritiro francese solo ad inizio settimana, facendogli saltare il ritorno a Trapani e la festa promozione. Una promozione che però è anche di Memushaj, perno principale del centrocampo di Oddo e autore di 11 gol e 5 assist in campionato. Ma non è finita qua. Perchè dopo l'Europeo e le meritate vacanze, per lui si schiuderanno finalmente le porte della massima serie. Un traguardo meritatissimo e arrivato anche troppo tardi, alla soglia dei 30 anni. Con la Serie A e la partecipazione alla rassegna continentale, diventa il giocatore, passato per Pagani, che si è spinto più oltre, almeno nell'era Trapani.
Nel 2009 con la Paganese svolge il ritiro ad Acquasanta Terme, la società non è convinta ma Palumbo si oppone ad un suo "taglio" e chiede di tesserarlo. Finisce il ritiro, comincia anche il campionato, ma il tesseramento subisce delle frenate burocratiche. La Paganese incassa due sconfitte di fila e Palumbo viene esonerato, che prima di andare via sussurra al presidente Trapani: "Ha un grande giocatore in squadra, non se lo faccia scappare", riferendosi a Memushaj. Al suo posto arriva Pensabene e per Memushaj si paventa addirittura l'ipotesi del mancato tesseramento. Vengono ingaggiati in quella posizione del campo Monticciolo e Marzocchi, due delle tante meteore azzurrostellate, ma pian piano viene fuori la stella di Ledian Memushaj, che a metà settembre era stato comunque tesserato e aveva firmato un contratto annuale (Palumbo aveva consigliato alla società di farlo firmare per due anni). Saranno 28 (più le due contro il Viareggio nei playout) le presenze dell'albanese - favorito anche dal ritorno di Palumbo nel ribaltone tecnico che portò all'allontanamento di D'Eboli - al termine di quella stagione, una la rete, messa a segno nella vittoria contro il Lecco a dicembre. Il suo talento non passa inosservato: lo nota il Chievo Verona che lo ingaggia già ad aprile a parametro zero, perfezionando l'accordo al termine di quella stagione. Esatto, a parametro zero. Perchè con la Paganese aveva firmato un contratto annuale e non aveva voluto sottoscrivere - perchè avrebbe dovuto farlo visto l'interesse dei clivensi? - un rinnovo contrattuale, che avrebbe minato la grande opportunità della Serie A a 23 anni e mezzo. La massima serie, Memushaj l'ha conquistata sul campo con il Pescara dove è approdato nel 2014, confermandosi però negli anni un validissimo centrocampista. Da allora ha disputato due campionati di vertice in Prima Divisione con Carpi e Lecce, è tornato in B (dopo la parentesi ad inizio 2011 col Portogruaro, proprio in prestito dal Chievo) sempre con il Carpi, realizzando otto reti in 32 partite. Giovedi scorso con il Pescara è stato promosso in serie A ed è già seguito dall'Empoli. Dal 2010 ha iniziato la sua avventura con la Nazionale dell'Albania. E pensare che da Pagani, dove qualcuno non ci ha creduto fin da subito, è andato via con troppa semplicità, per ritrovarsi dopo sei anni a disputare per la prima volta, con la sua Albania, i campionati europei dove da oggi ci sarà un po di Paganese sotto la Torre Eiffel.
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