10-0: NUMERI, ANEDDOTI E CURIOSITA' DI PAGANESE-JUVE STABIA
Lo stakanovista Silvestri, il protagonista Perotti (non quello della Roma) e il pallavolista Lisi. Ripa è Terminator altro che SpiderMan, Celiento merita spazio, Izzillo meglio di Ferrero. Questo e tanto altro in 10-0, la rubrica "semiseria" di #paganesemania, che vi racconta così #PaganeseJuveStabia
DIECI le partite disputate da Cicerelli e Silvestri che sono stati presenti in tutte le sfide in questo inizio di campionato. Il vero stakanovista però è l'ex difensore del Messina che non ha saltato neppure un secondo dei 900', recuperi esclusi, fin qui giocati. Un vero e proprio record per il difensore siciliano, il quale è fra i pochi giocatori di movimento del campionato a non essersi perso nulla di questo torneo. Cicerelli, invece, che pure ha avuto un ottimo impatto, più di una volta è stato richiamato in panchina (come ieri).
NOVE all'applauso finale che lo stadio ha tributato alla squadra al termine della partita. Dopo il 2-0 la Paganese si è svegliata, ha guadagnato campo, anche grazie al passaggio al 4-3-3, e ha messo in difficoltà la Juve Stabia, dando l'impressione di poter pervenire al pareggio. La determinazione degli azzurrostellati è piaciuta al pubblico che al triplice fischio ha tributato solo applausi e cori di incitamento per gli uomini di Grassadonia.
OTTO al dribbling in sala stampa di mister Gaetano Fontana ad una domanda del nostro Peppe Nocera. Quest'ultimo aveva chiesto al tecnico della Juve Stabia un giudizio sull'arbitraggio, svestendo i panni di allenatore delle vespe. Pur di non dire che Perotti ieri è stato scandaloso, Fontana ha fatto un giro di parole per poi lanciare la stoccata: "Sugli arbitri non possiamo lavorare durante la settimana". Ma comunque è un fattore che ha inciso, proprio come incideva Fontana quando agiva sulla trequarti e potrebbe fare in panchina, visto che la sua squadra gioca un calcio davvero interessante.
SETTE i compagni che Francesco Ripa ha abbattuto dopo il gol durante l'esultanza. "SpiderMan", che sta vivendo una seconda giovinezza a Castellammare di Stabia, con la sua mitraglietta ha seminato il panico fra i giocatori gialloblù. Oltre a sei compagni, si è unito all'esultanza anche un elemento della panchina, mentre non hanno compreso fino in fondo le intenzioni dell'ex attaccante della Nocerina nè Mastalli nè Capodaglio, rimasti impassibili in piedi. Peggio si è comportato Atanasov, che ha fatto l'omertoso e ha dato le spalle alla sparatoria di Ripa. Immagini comunque da inviare direttamente a Calciatori Brutti.
SEI gli spezzoni di partita giocati da Marzio Celiento, unico giocatore della rosa azzurrostellata a non aver ancora disputato una partita da titolare (ieri esordio dal 1' per Chiriac e Mansi) così come Mauri, ancora fermo al palo. L'ex Frattese ha messo su poco più di 120' di gioco, entrando sempre a gara in corso. Anche ieri, quando è entrato al posto di Cicerelli, ha dimostrato di essere in palla e di poter sempre far male. Grassadonia lo vede in crescendo e la realtà dice che il classe '89 meriterebbe maggiore spazio, anche dall'inizio.
CINQUE gli uomini allontanati dalla panchina della Paganese. Personalmente non mi era mai capitato di vedere una cosa del genere, il rischio che restasse solo la panchina, intesa come struttura di ferro, è stato davvero forte. Il signor Perotti ha ben pensato di ergersi a protagonista non richiesto della partita, dimostrando una presunzione fuori dal comune, come dimostra l'ultimo allontanamento in tandem Bocchetti-Giovani, effettuato con un gesto che nemmeno alle zanzare nelle sere d'estate si riserva. A farne le spese sono stati Fusco, alla seconda espulsione di fila in casa, il ds Ferrigno, il segretario Rosati e appunto Bocchetti e il preparatore atletico Giovani. Graziato solo Grassadonia, che non aveva più parole. Come non le abbiamo noi. Sperando che le abbia Giannoccaro, il capo degli arbitri di Lega Pro.
QUATTRO i punti conquistati al "Torre" in cinque gare dalla Paganese. Non è record negativo in terza serie ma poco ci manca. Peggio è stato fatto solo nella stagione 2013/2014, quella di Maurizi e delle non retrocessioni, dove i primi tre punti arrivarono proprio alla quinta partita in casa contro il Barletta. Il bottino raccolto quest'anno è uguale a quello che avevano messo insieme le Paganese versioni 2014/2015, 2007/2008 e 2009/2010. Le prime due si salvarono con diversi affanni, nell'ultimo caso fu retrocessione. I paragoni, ovviamente, si faranno a maggio e l'impressione è che questa squadra abbia poco a che vedere con quelle precedenti. Ma è il momento di sbloccarsi anche in casa.
TRE le ingenuità, per non chiamarle dormite, della Paganese che hanno portato all'1-0 della Juve Stabia. La prima è confezionata da Mansi e Picone che si incartano e regalano il corner alle vespe; la seconda è rappresentata dalla concessione dello scarico corto per Capodaglio; la terza è di Silvestri, meno "scaltro" di Ripa, che pure lo trattiene, che si lascia superare dal colpo di testa in tuffo dell'attaccante ospite. E recuperare una partita già dopo TRE minuti è dura per tutti.
DUE le reti al "Marcello Torre" di Nicolas Izzillo che, pur non avendo mai giocato con la Paganese, ha lasciato il segno più di tanti attaccanti che negli anni hanno vestito la casacca azzurrostellata (la lista è lunghissima, un giorno la faremo. Un nome su tutti? Ferrero). Il numero 19 gialloblù raccoglie una corta respinta di Chiriac e firma il gol del raddoppio, nella stessa porta in cui l'anno scorso segnò la rete che regalò il pareggio all'Ischia.
UNO l'allenamento di Iunco col gruppo, quello di rifinitura nella giornata di sabato, che gli ha permesso di giocare gli ultimi dieci minuti del derby. Decisamente un recupero lampo quello dell'ex attaccante dell'Alessandria, rientrato dopo poco più di un mese dall'infortunio e a venti giorni dall'infortunio in artroscopia a cui è stato sottoposto dopo Catanzaro. Davvero complimenti al giocatore per la forza di volontà e allo staff medico della Paganese. Quasi quasi è stato impiegato più tempo per cercare di capire la reale entità dell'infortunio di Iunco che per rimetterlo in sesto.
ZERO i gialli rifilati dall'arbitro a Capodaglio, il quale ha goduto di una sorta di immunità nel corso del derby. Il numero 4 della Juve Stabia, ex della partita, avrebbe potuto anche correre con una pistola in tasca: non sarebbe stato comunque ammonito. Ne meritava almeno due, la Paganese ha protestato molto per la sanzione non accordata nel primo tempo. Immunità parziale, invece, per il compagno di squadra Lisi che, dopo aver messo in pratica gli insegnamenti della sorella Federica, ex giocatrice di pallavolo, nel corso della ripresa senza essere sanzionato, è stato comunque ammonito nel finale.
Danilo Sorrentino
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