DESTINI INCROCIATI: PASQUALE ESPOSITO
Ritorna la rubrica Destini Incrociati e questa settimana in vista della sfida con il Monopoli, dove milita attualmente, incontriamo uno dei protagonisti della scalata della Paganese dalla serie D alla C1, Pasquale Esposito.
Bentrovato Pasquale! Con il tuo Monopoli sei fresco di vittoria sul Melfi grazie anche ad una tua marcatura. Ora oltre ad essere un bravo difensore, con gli anni ti sei trasformato in attaccante?
"Non esageriamo Peppe anche se è la seconda marcatura stagionale dopo quella con il Catania. Delle due, quella contro i siciliani è stata la più bella. Ti devo dire, però, che non sono nuovo alle segnature, l'anno scorso sempre a Monopoli realizzai sette reti, due in Coppa e cinque in campionato, ma i miei compiti sono altri".
Monopoli-Cavese-Monopoli: cos'è successo in estate?
"Premesso che mi ero lasciato in Puglia in ottimi rapporti, poi per esigenze familiari son dovuto ritornare in Campania. Quelle stesse problematiche poi mi hanno riportato a Monopoli, dove ho instaurato un ottimo rapporto con la città, la società ed i tifosi".
Sabato arriva la Paganese...
"Una delle parentesi più importanti della mia carriera, dove ho vissuto anni indimenticabili per le vittorie e gli affetti. In tre anni è successo di tutto dalla serie D alla C2 ed il balzo in C1, facemmo impazzire Pagani ed i suoi meravigliosi tifosi che ci seguivano ovunque. Avevamo uno squadrone in serie D e stracciammo quel campionato, 2005-06, con tante giornate d'anticipo".
Fotografami tre momenti di quelle stagioni...
"Le mie istantanee sono la partita con il Brindisi dove c'era tutta Pagani allo stadio per il ritorno in C2 e, anche se non fui protagonista direttamente, fu una gioia incredibile. La finale di ritorno dei Playoff con la Reggiana per la promozione in C1, quando con una mia sponda area, con il pallone destinato sul fondo al 93', feci l'assist per il gol di Izzo e poi la mia rete con il Cittadella nelle ultime giornate che ci consentì di agguantare i playout giocandoci la finale di ritorno in casa. Quella salvezza fu per tutti un'altra promozione"
Che Paganese ti aspetti? Non attraversa un buon momento...
"Solo dal punto di vista dei risultati, la seguo come sempre e dai filmati e dalle cronache giornalistiche ho capito che è solo una crisi di risultati, non di gioco. Ha un allenatore che dà una propria identità alla squadra, calciatori esperti ed un'idea di gioco: sarà dura anche perchè vogliono rialzarsi da questo periodo negativo. Ripeto solo di risultati, perchè la squadra c'è".
Sabato hai incontrato Palumbo il tuo ex allenatore proprio alla Paganese con il quale hai conquistato la C1...
"Ci siamo salutati affettuosamente, ma l'avevo già incontrato a Cava quest'estate in occasione di un amichevole con il suo Melfi. A quella Paganese diede tanto, eravamo un gruppo tutto nuovo e lui fu bravo a plasmarlo così come anche la squadra che successivamente, con la grande esperienza, gli trasmise calma essendo il mister a volte troppo ansioso".
In bocca al lupo Pasquale!
"Grazie Peppe e permettimi di salutare tutta Pagani e stringere in un forte abbraccio tutti i tifosi della Paganese".
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