10-0: NUMERI, ANEDDOTI E CURIOSITA' DI PAGANESE-VIRTUS FRANCAVILLA
Il ritorno di De Sanzo, Zerbo on fire ma graziato, le lavagnette che non funzionano, lo sponsor 'magico' e la Virtus 'eccellente'. Questo e tanto altro in 10-0, la rubrica "semiseria" di #paganesemania, che vi racconta così #PaganeseVirtusFrancavilla
DIECI anni fa iniziava l'ultima stagione alla Paganese di Fabio De Sanzo. Iniziava una cavalcata pazzesca fino a quel 17 giugno 2007 che riportò gli azzurrostellati in C1 dopo oltre trent'anni. L'immagine che tutti hanno nella mente è quell'omone a terra con i crampi mentre si sviluppa l'azione che porta al gol di Izzo. Ieri De Sanzo ha voluto farsi un bel regalo di compleanno, ritornando al "Torre", salutando vecchi amici, la società, ma soprattutto comprendendo che l'affetto dei tifosi nei suoi confronti è rimasto immutato. Quando dai Distinti si è sollevato lo striscione, "Kazzimma" De Sanzo ha indossato gli occhiali da sole e ci piace pensare che sia scesa una lacrimuccia da quel volto che incute timore ma nasconde una simpatia fuori dal comune. "A volte ritornano", ha scritto lui su Facebook. No, De Sanzo non andrà mai via!
NOVE i minuti che passano dal gol del pareggio di Albertini alla fine della partita. Si è passati dall'1-0 e dal sapore della vittoria già pregustato ai fantasmi delle precedenti gare interne con Casertana e Monopoli. Alzi la mano chi non ha temuto, a maggior ragione dopo l'espulsione di Pestrin, di dover assistere all'ennesima sconfitta stavolta per mano della Virtus Francavilla. Stavolta non è andata così, per fortuna. Anche se nessuno può essere contento.
OTTO all'intonazione dei tifosi della Gioventù che, per un attimo, emulano i supporters dell'Irlanda del Nord, divenuti famosi nell'ultimo Europeo di calcio in Francia. "Will Griggs on fire" è diventato il tormentone della curva nordirlandese, sulle note di "Freed from Desire", una hit della disco dance degli anni Novanta scritta dall'italianissima Gala (non la barretta di cioccolato bianco, che è con la K finale). Ieri la sua canzone è stata usata da sottofondo per annunciare il gol di Zerbo e ha dato il via ad un coro improvvisato da parte dei Distinti....Zerbo on fire!
SETTE alla speranza che lascia l'intervista post-partita di Grassadonia, il quale per l'occasione sveste il casco protettivo e i panni di capo cantiere, indossando quelli di meccanico. "Saremo una macchina perfetta", ha detto l'allenatore azzurrostellato in riferimento alla sua Paganese. In questo momento la macchina si mostra potenzialmente elegante e potente, ma con qualche problema alla frizione, dato che ogni tanto si inceppa e, per errori di inesperienza/disattenzione/concentrazione, "muore sotto". Una controllatina andrebbe fatta.
SEI i giocatori della Virtus Francavilla partiti dall'Eccellenza e arrivati fino in Lega Pro in appena due anni. Oltre a Biason e Galdean che hanno giocato ieri al "Torre", in panchina c'erano De Toma, Vetrugno, Gallù e Liberio che, insieme al debuttante mister Calabro (vincitore di tre campionati di fila, il primo in Eccellenza col Gallipoli), hanno permesso a questa matricola terribile di affiacciarsi al calcio che conta. Una scalata che ha diversi precedenti, alcuni anche recenti, come la Lupa Castelli Romani, cenerentola dello scorso campionato. La Virtus, però, ha un organico di gran lunga superiore e potrà salvarsi ad occhi chiusi. Gli stessi di Albertini sul gol.
CINQUE i mesi trascorsi dall'ultima gara di Antonio Bocchetti come giocatore, nel derby dello scorso maggio a Caserta. Dopo quella gara, l'ex difensore azzurrostellato ha deciso di intraprendere la carriera "dietro la scrivania", da responsabile dell'area tecnica. Ieri, invece, ha fatto da vice-Fusco, quando questi è stato allontanato. Fusco ha lasciato a lui la cartellina con tutte le indicazioni per i giocatori sui calci piazzati, contando sulla sua esperienza. Peccato che ancora una volta la squadra ha preso gol proprio da una situazione di palla inattiva, anche se le responsabilità non possono essere di chi dà indicazioni, quando invece in area staccano in tre sullo stesso giocatore senza prendere la palla (come sul gol).
QUATTRO i giocatori della Paganese che, in queste sette partite, non hanno ancora esordito dall'inizio. Si tratta di Celiento, Mauri, Mansi e il secondo portiere Chiriac. Di questi quattro, solo Celiento ha messo su un po' di minuti, subentrando ben quattro volte a gara in corso. La dimostrazione che lo spazio c'è per tutti e che la competitività della rosa quest'anno è più alta rispetto alla passata stagione. Basti pensare che ieri Grassadonia ha concesso l'esordio da titolare dall'inizio a Longo, autore del 2-0 a Messina. Sacrificato Della Corte, in ombra nelle ultime gare: lo scorso anno, una cosa del genere non poteva accadere.
TRE le partite disputate in casa dall'inizio del campionato ed il bottino è magrissimo: un punto. Come la Paganese ha fatto il Siracusa dell'ex Andrea Sottil, che pure ha pareggiato una sola volta in casa perdendo le altre due. La Paganese ha fatto però meglio della Paganese 2014-2015 che, sotto la guida di Cuoghi, perse le prime tre sfide al "Torre" (contro Reggina, Casertana e Juve Stabia). La quarta la pareggiò, proprio con Sottil nel frattempo subentrato. Volete sapere contro chi? Non ve lo dico: vi basti sapere che era una squadra lucana, i cui colori sono il giallo e il verde.
DUE le lavagnette cambiate dal direttore generale della Paganese Raiola durante la partita di ieri. La prima lavagnetta ha tradito in occasione del primo cambio, dopo aver segnalato bene il recupero del primo tempo. Al momento della seconda sostituzione (Camilleri per Dicuonzo) la scena più comica. La lavagnetta non funziona, è lampante, Raiola prova a spiegarlo dopo averla alzata due volte, ma lo scandaloso arbitro, l'assistente (che ci ha messo del suo) e il commissario di campo non danno l'ok perchè non funziona e quindi il povero Camilleri resta a bordo campo per due minuti, salvo poi entrare comunque senza la segnalazione della lavagnetta luminosa. Costringendo il team azzurro a ricorrere al cambio di lavagnetta per l'ultima sostituzione. Giustamente l'arbitro non poteva sporcare la sua impeccabile prestazione...
UNO il tempo, o quasi, in cui Luca Tagliavacche, ieri all'esordio da titolare al "Marcello Torre", gioca senza lo sponsor ufficiale sulla maglietta. E' l'unico giocatore azzurrostellato in campo a fare bella mostra del nuovo marchio che affianca la Paganese in questa stagione, Vitale, soltanto nei primissimi minuti della contesa prima della 'magica' sparizione. Presagio di quella che è stata la gara del giovane mediano, che viaggia a corrente alternata. Negli spogliatoi sarà regolarizzata la sua posizione, dato che al rientro lo sponsor è nuovamente comparso.
ZERO i palloni toccati da Gabriele Zerbo prima del cartellino giallo che l'arbitro gli rifila dopo neppure un minuto dal suo ingresso in campo, per un fallo a centrocampo ai danni di Galdean. Poco dopo l'attaccante siciliano rischia grosso, perchè a limite dell'area di rigore simula e riceve soltanto un'occhiataccia dal direttore di gara. I 10' da protagonista di Zerbo si concludono per il meglio, con la rete che illude la Paganese.
Danilo Sorrentino
© Paganesemania - Riproduzione riservata
Commenti