PAGANESE PROSCIOLTA IN PRIMO GRADO, LA PROCURA AVEVA CHIESTO IL -6
Paganese prosciolta in primo grado per inadempienze amministratrive, dopo il deferimento dello scorso 10 settembre. La notizia è arrivata nel tardo pomeriggio di oggi, al termine dell'udienza che si è tenuta presso il Tribunale Federale Nazionale. La società azzurrostellata, che aveva presentato un ricorso affidato al collegio difensivo composto da Eduardo Chiacchio, Nicola De Prisco e Monica Fiorillo, è stata prosciolta così come il suo amministratore unico Filippo Raiola. Ora si attendono le motivazioni, con la Procura che potrebbe appellare il provvedimento di rigetto del deferimento.
Il deferimento era arrivato perché secondo la Procura Federale la Paganese avrebbe "versato le ritenute Irpef per il periodo novembre 2018 – marzo 2019 e i contributi Inps per il periodo novembre 2018 – aprile 2019 riguardanti gli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo, impiegando in compensazione un credito d’imposta asseritamente maturato a fronte di attività di ricerca e sviluppo ex art. 3, D.L. n. 145 del 23/12/2013, credito di imposta non spettante come risulta dall’atto di recupero n. TF9CR0900040 2019 emesso dall’Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale di Salerno – Ufficio Controlli, senza che si sia provveduto ad alcuna forma di ravvedimento".
Nel corso della trasmissione Pianeta Azzurrostellato è intervenuto il legale degli azzurrostellati per questa controversia, Eduardo Chiacchio, il quale ha commentato così il proscioglimento: "La Procura Federale aveva chiesto sei punti di penalizzazione a carico del club, noi invece abbiamo spiegato che la società era estranea a queste contestazioni nel corso di un dibattimento anche abbastanza acceso ed intenso seppur nel massimo rispetto. Dobbiamo attendere le motivazioni poi capiremo se la Procura appellerà questa sentenza di primo grado".
Danilo Sorrentino
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