TATTICAMENTE: LA PAGANESE SFONDA A SINISTRA, LA RETE SUBITA FRUTTO DI DUE INGENUITA'
Altro esordio in casa PaganeseMania. Debutta la rubrica "TatticaMente" a cura di Alfonso Tortora che ogni settimana ci fornirà la sua analisi tattica sulla partita della Paganese. Tutto lo staff di PaganeseMania ringrazia Alfonso per la sua disponibilità.
In una gara che si è fatta apprezzare soprattutto per gli elevati toni agonistici, i due allenatori di Paganese e Casertana si sono affrontati a "specchio", schierando i propri 11 con lo stesso sistema di gioco: il 4-3-3. Grassadonia lancia subito Antimo Iunco al centro dell'attacco con Cicerelli e Zerbo a supporto, mentre a centrocampo consegna le chiavi del gioco ad un sontuoso Manolo Pestrin, padrone di un reparto che vede Parlati e Deli come mezze ali; in difesa sceglie, da destra a sinistra, Dicuonzo, Alcibiade, Silvestri e Della Corte che completano l'undici davanti a Marruocco. Il tecnico ospite, Tedesco, si affida soprattutto ad un granitico reparto difensivo con la coppia di centrali Potenza-Rainone apparsa quasi insuperabile; a centrocampo dà spazio a Giorno, Matute e De Marco i quali si fanno notare più in fase di interdizione che in quella di proposizione di gioco commettendo spesso falli tattici; in attacco ricorre all' ex Orlando che forma il tridente con Ciotola e Giannone.
I moduli proposti e i numeri annessi sono solo indicativi dal momento che gli stessi cambiano a seconda delle situazioni di gioco. La Paganese infatti, in fase di non possesso, diventa 4-2-3-1 allorché Deli, da mezzo sinistro di centrocampo, va in pressione su Matute per inibire la prima fonte di gioco dei casertani. È proprio Deli l'uomo in più degli azzurri perché in fase di possesso palla, quando si accende, imprime delle accelerazioni che spaccano il centrocampo avversario creando superiorità numerica e quindi i presupposti per andare in gol. Per la squadra di casa bene la catena di sinistra, Della Corte-Deli-Cicerelli, con quest'ultimo incontenibile, mentre gli ospiti diventano pericolosi quando Giannone da destra rientra sul suo piede preferito, il sinistro, e disegna traiettorie velenose alle spalle dei centrali difensivi della Paganese.
La partita si regge su ritmi apprezzabili soprattutto per merito degli azzurrostellati che cercano di riconquistare palla in pressing offensivo ì accorciando la squadra sempre in avanti. Diverso l'atteggiamento dei rossoblù, che badano soprattutto a difendere, tant'è che gli esterni d'attacco spesso si abbassano sulla linea del centrocampo trasformando così il 4-3-3 in 4-5-1, per poi ripartire e sfruttare gli spazi che inevitabilmente concede una Paganese vogliosa di vincere e "fare" la partita.
Il gol che decide la gara arriva su due ingenuità: la prima commessa da Maiorano, che si libera troppo frettolosamente della palla mentre la squadra era in uscita, la seconda, quella decisiva, di Silvestri quando, su cross di Carlini, lascia stranamente passare il pallone su cui si fionda Orlando che insacca, come evidenziato nella foto tratta da Sportube.
Alfonso Tortora
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