FUORIGIOCO - LA PAGANESE E' UNA SQUADRA DA TRASFERTA. A BISCEGLIE PER LA RIVINCITA
I numeri, che difficilmente sbagliano perché non sono opinioni, dicono che la Paganese è squadra da trasferta. E allora sotto con un’altra trasferta, questa volta a Bisceglie in Puglia, dopo quella sfortunatissima di Catanzaro. Dobbiamo chiederci, in tema di doveroso consuntivo di fine anno, perché, in termini di risultati, la squadra rende molto di più in trasferta piuttosto che fra le mura amiche. Massimiliano Favo comincia con i fatti a dimostrare di sapere il fatto suo, dopo qualche inevitabile contestazione subìta proprio in casa, conseguenza di prestazioni non proprio positive accompagnate da risultati insoddisfacenti. L’allenatore ha avuto tutto il tempo necessario per inquadrare le potenzialità e le caratteristiche tecniche dei calciatori a sua disposizione e i risultati si stanno vedendo, soprattutto lontano dal Marcello Torre. Perché? vi starete chiedendo. Credo per caratteristiche tecniche dei suoi componenti. Favo dispone di atleti che sono molto più bravi a inserirsi negli spazi larghi lasciati dagli avversari che a dialogare tra di loro con fitti palleggi; ma non scopriamo l’acqua calda in quanto è notorio che in contropiede – o nelle ripartenze, fate voi – è più semplice infilarsi negli spazi, specie se si hanno elementi veloci in avanti.
Ma non è tutto. La squadra sta acquisendo una propria identità, a cominciare dalla difesa. L’inserimento in pianta stabile di Piana al centro del reparto difensivo sta dando maggiore sicurezza al reparto. Il calciatore ex Alessandria sta convincendo di gara in gara e lo fa con una eleganza e con una disinvoltura disarmante; assieme a lui stanno crescendo anche Meroni e Acampora che si avvalgono di quello che una volta veniva definito “filtro di centrocampo”; più che soddisfacenti risultano i ripieghi difensivi di Baccolo, Tascone e Bensaja nei momenti di maggiore pressione offensiva avversaria. Gomis poi è il numero uno in tutti i sensi e lo dimostra di domenica in domenica. Qualche preoccupazione per il centrocampo era emersa dopo l’abbandono di Carcione, il cui rendimento per la verità quest’anno lasciava molto a desiderare, ma sia Baccolo che Bensaja – almeno fino a questo momento - alternativamente responsabilizzati nel delicato ruolo di play-maker – stanno disputando onestamente la propria parte, assistiti da quella vecchia volpe di Scarpa, tuttofare buono per ogni stagione. Oggi la squadra azzurrostellata gioca un calcio essenziale: sta bene in salute dal punto di vista fisico-atletico e - soprattutto in trasferta – riesce sfruttare bene le potenzialità offensive di Talamo e Cesaretti che al momento costituiscono un duo d’attacco di tutto rispetto. Si gioca stavolta di sabato a Bisceglie, sul campo della squadra che alla prima di campionato sbancò il Marcello Torre giocando una gara esemplare sotto tutti i punti di vista. Forse è il momento buono per una opportuna rivincita.
Nino Ruggiero
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