LA PARTITA DEL TIFOSO - I MERITI E LE COMPETENZE
Dopo che per quasi novanta anni abbiamo "paliato" Cavese e cavajuoli, a casa loro, a casa nostra, sugli spalti nostri e sugli spalti loro, da quando questi hanno rimesso piede in C, le abbiamo sempre prese, in casa loro e non siamo mai stati capaci di vincere, a Pagani. A nulla è valsa la figuraccia di due anni fa, quando ci siamo presentati con l’ennesima squadra impresentabile. A nulla è valso uscire dallo stadio, con capo chino e con i cuppettiell appicciat dietro, da parte dei cavajuoli a cui non sembrava vero di prendersi la pizzicata con noi, dopo decenni di schiaffi in testa.
Ormai una società depotenziata, priva di mezzi e di idee e, quello che mi fa ancora più specie, priva di competenza ci sta condannando all’ennesimo campionato di sofferenza. Ennesimo campionato di sofferenza e ci andrebbe di lusso, se alla fine, in un modo o nell’altro, riuscissimo a salvarci. Il guaio è che io proprio non capisco come fare a evitare una giustissima retrocessione, a essere onesti. Sarebbe, se malauguratamente dovesse arrivare, una retrocessione giusta e meritata.
Prima parlavo di competenze e forse a qualcuno questa mia affermazione può sembrare esagerata. Ma scusate, se devo sentire che la squadra messa su a luglio ha tradito le aspettative, perché da questa ci si a aspettava un percorso da play off, cosa devo pensare?! Se una squadra senza portiere, senza leader difensivo, senza leader a centrocampo e con due ex attaccanti scambiati per affari stellari deve fare i play off, qui le cose sono due: o ci capisce poco chi ha costruito la squadra o io che avevo abbondantemente messo in preventivo una probabile retrocessione. Visto come sono andate le cose, il competente sono io!
E se dopo la finestra di mercato di riparazione, continui a giocare a “chi s’ trov va’ ‘e port!!!”; perdi l’unico che, forse, poteva ricoprire il ruolo di regista (Benedetti) e ti ritrovi a giocare con Bramati e Volpicelli lì in mezzo; devi mandar via Cesaretti perché “non ha reso secondo le aspettative” (bastava chiedere a me, a luglio, sarei stato fortunato veggente) e non prendiamo un attaccante aggarbato, allora vuol dire che stiamo proprio cercando di vedere quando si spezza la corda.
Intanto, la corda dei tifosi si è spezzata, se proprio lo volete sapere e ammesso che questa cosa possa interessare a qualcuno. Non venite a dirci che le nostre pretese sono di avere una squadra da vertice, vi raccomando. Noi chiediamo solo di dare un senso ai nostri campionati e di pensare anche al campo, fermo restante la necessità di avere i conti in ordine. Giochiamo con 5 under, fissi in campo ma mettiamo la gente con gli attributi dove serve, nei ruoli critici. Il Sassuolo, a esempio, un terzino sinistro, non ce lo poteva dare? Un terzino sinistro a cui far fare tutte le partite che volevano loro, no? Giusto col portiere dobbiamo fare questi affaroni? Che poi, non mi fate pensare al secondo portiere preso, qualora “il melone fosse uscito bianco” altrimenti mi do a capate nel muro, da solo.
Una cosa che ha affermato il nostro presidente, in trasmissione, venerdì, la condivido: il presidente della Cavese, resosi conto degli errori di valutazione fatti a luglio, ha prontamente apportato i giusti rimedi, anche a costo di importanti sacrifici. Per questi motivi “loro” meriterebbero di salvarsi.
Per i motivi opposti “voi” meritereste di retrocedere.
Peccato solamente che insieme a voi e per colpa vostra fareste retrocedere anche un’intera tifoseria, malata della Stella e che meriterebbe ben altro.
Alberto Maria Cesarano
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