CAPRARO E' SBADATO E INADEGUATO, NON SOLO PER GLI EPISODI (CHE SBAGLIA TUTTI)
Se ci fosse una competizione ed a fine anno si stilasse una classifica dei peggior arbitri di categoria, quello visto ieri all'Arturo Valerio vincerebbe per distacco su tutti i potenziali competitor. Dopo De Angeli in Paganese-Virtus Francavilla, eravamo convinti di non poter incorrere in peggior direttore di gara ed invece ieri ci ha smentito Capraro di Cassino, apparso assolutamente inadeguato per la categoria e che per questo ha messo tutti d'accordo, vinti e vincitori. Al di là degli errori di valutazione, sorprende la sbadataggine del direttore di gara e la totale assenza di personalità che ha permesso ai giocatori del Melfi, certamenti frustrati per il punteggio, di cercare costantemente il contatto fisico con i calciatori azzurrostellati restando sempre impuniti. Lo capisce Aimo Diana, al debutto sulla panchina dei gialloverdi, che sostituisce Grea che, oltre alle numerose e veementi proteste nei confronti dell'arbitro ad ogni fallo accordato alla squadra di Grassadonia, al 9' della ripresa tenta di colpire con uno schiaffo Cicerelli sull'out sinistro (fortunatamente il colpo viene schivato dall'attaccante azzurrostellato). Capraro è lì a due passi e lascia correre senza nemmeno un richiamo: l'episodio meritava sicuramente un provvedimento disciplinare, nel caso di specie cartellino rosso, poichè il regolamento punisce non soltanto la condotta violenta consumata ma anche il tentativo.
Stesso discorso al 72' quando Longo subisce la sbracciata di Laezza, i due finiscono a muso duro, Capraro è lì a due passi e ancora una volta non interviene. Ma che l'arbitro fosse inadeguato lo si era capito gia al 24' quando accorda il penality agli azzurrostellati: rigore assolutamente inventato dal direttore di gara. Gragnaniello prende solo ed esclusivamente il pallone, Bollino non riesce ad arrestare la corsa e frana sull'estremo difensore. Nell'occasione rimedia un cartellino giallo l'ex di giornata De Giosa che protesta con il secondo assistente Di Benedetto.
Da segnalare alcune cose da categorie di periferia: arbitro che stoppa il pallone e lo sposta con i piedi per far rettificare il punto di battuta, calciatore (Bollino) costretto ad uscire dal lato opposto alle panchine per evitare perdite di tempo. Questo e tanto altro verrebbe da dire. Inoltre, ci sono anche alcune curiosità. La prima è il siparietto alla ripresa della seconda frazione: il direttore di gara torna negli spogliatoi per aver dimenticato presumibilmente il fischietto o il taccuino, rientra senza affanni e con tanta nonchalance meritandosi i fischi dei pochi presenti sugli spalti. La seconda è all'88' quando l'insuperabile Liverani resta a terra: il direttore di gara, a dimostrazione della sua giornata assolutamente no, chiama i sanitari a bordo campo con barella, dimenticandosi che il portiere è l'unico calciatore che va sempre medicato e curato in campo (inoltre la Paganese aveva anche finito i cambi). Fortunatamente se ne rende conto in corso d'opera. Difficile dare un voto alla sua prestazione: è assolutamente insufficiente. Pieni voti invece per la banda di Grassadonia, giovani che come direbbe un famoso addetto ai lavori "sembravano dei maiali assatanati". E va bene così, in attesa del Cosenza.
Daniele Ferrara
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