SERIE C, LE IPOTESI PER LA RIPRESA: INIZIO IL 3 MAGGIO, LA FINE A META' GIUGNO
Otto gare da recuperare per il girone C, tre in più per gli altri gironi. Due mesi e mezzo a ritmo sostenuto
Il primo obiettivo è la salute: ci mancherebbe altro. Tutto il resto passa in secondo piano, anche e soprattutto il calcio. Le ipotesi sulla ripresa dei campionati e sulle modalità di portare a termine la stagione si legano alla priorità che è quella di contenere la diffusione del virus Covid-19. La Serie C è sensibile sull'argomento, dato che è stata la prima Lega italiana a sospendere e poi rinviare le partite dei gironi A e B, quelli in cui giocano le squadre dei territori più colpiti dall'emergenza Coronavirus. Chiaro che comunque il presidente Francesco Ghirelli sta mettendo in campo tutte le ipotesi per ricominciare.
La Gazzetta dello Sport, in edicola stamattina, ha azzardato un possibile piano per la ripresa, che non sarà agevole specie per i due raggruppamenti che si sono fermati a metà febbraio. I gironi A e B devono giocare 11 giornate (il C solo 8) e 6 recuperi, inoltre ci sono le finali di Coppa Italia, più i 10 turni dei playoff e 2 dei playout. Non c’è dubbio: l’idea di finire a luglio è scontata. Anche perchè la fine della stagione regolare era stata fissata nel 25 aprile, per quella data sembra impensabile riuscire addirittura a riprendere a giocare.
Ripartendo nel primo fine settimana di maggio (2-3 con la 31esima giornata, cioè da dove ci si è fermati: Paganese-Picerno per intenderci), in due mesi e mezzo pieni si arriverebbe a completare tutto senza rinunciare a nulla. Il 6 e il 20 maggio si giocherebbe la doppia finale di Coppa Italia (Ternana-Juve U23), più i recuperi della 27esima giornata dei gironi A e B. Da quel momento in poi, i due gironi centro-settentrionali giocherebbero sempre ogni mercoledì e domenica, mentre per il girone C sarebbe in programma un solo turno infrasettimanale, il 10 giugno, quando tutti e tre i gironi celebrerebbero il penultimo turno. Ultima giornata il 14 giugno, coi playoff che inizierebbero tre giorni dopo (17 giugno) con il primo turno, e via via a ritmo forsennato. I playout verrebbero incastonati il 21 e 28 giugno.
Ghirelli, fatte le debite premesse riguardo la salute, le decisioni delle autorità, la necessità di accordi per la defiscalizzazione e per il taglio degli stipendi («qui bisognerà ricostruire come dopo una guerra, serve la collaborazione di tutti, è ora di pace»), mette le mani avanti da buon conoscitore del suo mondo: «Noi speriamo di ripartire presto, vorrebbe dire che il problema è risolto. Ma sarebbe assurdo doverci fermare perché qualcuno si sogna di aprire contenziosi nei tribunali. Il calcio oggi non se lo può permettere, la gente ci manderebbe giustamente a quel paese. Le società devono essere responsabili, dobbiamo superare il momento insieme».
Danilo Sorrentino
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