GARE TRUCCATE: INDAGINI ANCHE SU MESSINA-ISCHIA. I SICILIANI: "SIAMO ESTRANEI AI FATTI"
Spuntano altri nomi nell’inchiesta che ha portato all’arresto di sette tra dirigenti del Catania (il presidente Antonino Pulvirenti, il suo vice Pablo Cosentino e l'ex direttore sportivo Daniele Delli Carri), procuratori sportivi ed agenti di scommesse. Secondo quanto emerso nella conferenza stampa di questa mattina, oltre a cinque gare del Catania, è finita sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti anche una partita del girone C di Lega Pro. Sarebbe la sfida fra Messina ed Ischia dello scorso aprile, terminata col punteggio di 1-1. MessinaSportiva.it riporta anche dell'emissione di tre avvisi di garanzia nei confronti di Pietro Lo Monaco, Alessandro Failla e Fabrizio Ferrigno, rispettivamente presidente, amministratore delegato e direttore sportivo del club giallorosso, per presunta frode sportiva relativamente al match con i campani.
Tra le altre cose il pareggio fra peloritani ed isolani favorì di riflesso anche la Paganese che mantenne un cospicuo vantaggio sulle due inseguitrici nella lotta per evitare i playout.
Poco fa, attraverso un comunicato stampa, il Messina ha spiegato la propria posizione. "L’ACR Messina rende noto di prendere atto per quanto emerso oggi, in sede di conferenza stampa, circa le attività di indagine effettuate dalla Procura di Catania e ritiene doveroso precisare la totale estraneità ai fatti contestati dei propri tesserati fermo restando la massima disponibilità a collaborare con l’Autorità Giudiziaria per quanto di eventuale propria competenza".
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