LA PAGANESE VISTA DA ...NOCERA : SOFFIA IL VENTO DELL'OTTIMISMO SUL VESSILLO AZZURRO
Anche se ci troviamo in piena estate, nella sala stampa del rinnovato Marcello Torre si respirava un’aria primaverile, quasi di rinascita, dopo un lungo letargo invernale, quello dell’ultimo anno. Una voglia di fresco, di nuovo, ha pervaso l’ambiente azzurrostellato e lo stesso presidente Trapani lo ha chiarito con un’espressione: "lo percepisco in città". Una sensazione piacevole, avvolgente, trascinante, a partire dall’entusiasmo e dalla voglia di forte identità che ha manifestato il neo sindaco che avvolge non solo la Paganese. C’è voglia di riscatto in tutti i campi, per rilanciare Pagani e ritrovare quella "paganesenità", anche attraverso la propria squadra, come ha sottolineato Gambino.
Per la società di via Filettine è un bel banco di prova, dopo la disastrosa - dal punto di vista tecnico - stagione scorsa, riconquistare la tifoseria al netto della Curva Nord, stimolo per cui Trapani ha detto di andare avanti nonostante tutto. Nel calcio da sempre la squadra ha trascinato la tifoseria e a questo binomio non potrà sottrarsi la Paganese 2019-20, se vorrà ricominciare con il piede giusto, in questo “anno zero”, come l’ha definito lo stesso Trapani. Il presidente sa di aver commesso errori di valutazione, anche se per esigenze di bilancio, e l’ha ribadito cospargendosi il capo di cenere, perciò ora ha tutto per rilanciare sul tavolo da gioco dopo aver in mano tre carte decisive: un’amministrazione vicina, uno stadio rinnovato ed il jolly della Serie C ritrovata. Ora è veramente l’anno zero di questa quattordicesima stagione in terza serie, un record che deve essere però sinonimo di lungimiranza e programmazione senza più “vivacchiare in uno stallo” come ha ribadito Trapani, che sembra - nelle intenzioni - aver capito la lezione.
C’è voglia di calcio a Pagani, di emozioni, di sofferenza anche, ma non più di assuefazione alla sconfitta. Solo i risultati e le buone intenzioni riporteranno entusiasmo e gente allo stadio che però, una volta constatata la voglia di riscatto della società, dovrà fare la sua parte. Sinceramente non credo al boom abbonamenti di 1000-2000 tessere come si augura la società. Sono più realista. Mi affido alla storia dei numeri in materia e le statistiche dicono che a Pagani non ci sono mai state queste cifre. Si pensi che la Paganese di Rambone, neo promossa in C per la prima volta e che sfiorò la B, arrivò a poco meno di 800 abbonamenti in un periodo, metà degli anni settanta, dove c’era solo il calcio da seguire allo stadio. Stesso traguardo mi sembra fu tagliato nell’anno di Capuano 2008-09.
Sarebbe già un buon viatico arrivare a 5-600 per poi avere però più spettatori paganti domenicalmente allo stadio con un passaparola coinvolgente dalle prestazioni della squadra. Avere 1500 spettatori allo stadio con 1000 paganti più o meno e il resto abbonati sarebbe secondo me già un buon traguardo. L’importante, tra abbonati e paganti, è riportare gente allo stadio, riconquistare la fiducia degli sportivi: questa la prima missione della società quest’anno e non è facile dopo l’emorragia avvenuta negli ultimi anni.
Un primo incoraggiante segnale arriva da due tifosissimi della Paganese che vivono nell'Italia del Nord, Daniele Grimaldi e Felice Confessore che hanno creato un gruppo facebook - Azzurrostellati Nord Italia - proprio per i tifosi azzurri che vivono in quelle zone. "Lo scopo - dice Daniele Grimaldi che vive a Vicenza - è quello di ricreare entusiasmo anche da parte di chi vive lontano da Pagani come noi. Il nostro obiettivo è quello di portare quanti più abbonamenti attraverso una campagna di sensibilizzazione per la gente che vive al nord e dare anche noi il nostro piccolo contributo, ed appena - continua Grimaldi - avremo i nostri abbonamenti posteremo sulla nostra pagina dei video".
Ecco, la fiducia va riconquistata un po’ alla volta. E’ impensabile che si possa passare da 400 spettatori domenicali, con 200 abbonati, a 1000 abbonati in un sol colpo, a meno che non si faccia una campagna acquisti stile Casertana la scorsa stagione, ma penso che l’attuale società non possa permetterselo. Ho ricevuto delle ottime intenzioni dalla conferenza stampa di sabato e spero che tutte le componenti, amministrazione, tifoseria, società e squadra, svolgano il proprio compito per vivere nuove stagioni ricche di emozioni, per far ritornare a brillare la stella. E' finito il tempo dei festeggiamenti, ora la palla passa alla società che deve dare l'input alla tifoseria, che sono certo è pronta a far gol.
Peppe Nocera
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