TATTICAMENTE: IL SIRACUSA USA IL CATENACCIO, MA LA PAGANESE E' AFFETTA DALLA "SINDROME DEL GOL FATTO"
In un clima da partitella di allenamento, "grazie" all'assurda decisione di far giocare una gara di Lega Pro il martedì alle 14:30, la Paganese pareggia contro il Siracusa e spreca l'ennesima occasione per fare un balzo in avanti in classifica. Gli azzurrostellati, dopo aver faticosamente sbloccato una partita difficile a causa dell'atteggiamento a dir poco rinunciatario dei siciliani, si lascia ingenuamente raggiungere, come spesso è capitato in questa stagione. La "sindrome del gol fatto" ha ancora una volta paralizzato Cicerelli e compagni che, passati in vantaggio, hanno improvvisamente smesso di giocare permettendo ad un modesto Siracusa di agguantare il pari.
Mister Grassadonia conferma il 3-5-1-1 di Vibo Valentia ma non gli interpreti, infatti rispetto alla gara pareggiata in Calabria inserisce un lento ed impacciato Tagliavacche al posto di Pestrin e un dinamico ma impreciso Della Corte al posto di Picone, con il conseguente spostamento di Cicerelli sulla destra. L'ex Andrea Sottil oppone un Siracusa in versione "catenaccio", posizionando i suoi uomini, disposti con un 4-5-1, sotto la linea della palla e badando per tre quarti di gara solo ed esclusivamente a interrompere le azioni degli avversari. Difficile spiegare l'atteggiamento degli aretusei che, nonostante una posizione tranquilla di classifica, (non) giocano una partita con l'unico intento di non perdere e senza mai provare ad articolare una manovra offensiva. Questa vocazione esclusivamente difensiva ha provocato non pochi problemi alla Paganese che, a causa di un giro palla troppo lento e complice la giornata no dei vari Deli, Cicerelli ed Herrera, ha impiegato ben 65 minuti per abbattere il bunker eretto dal Siracusa. Gli azzurrostellati inoltre, soprattutto nel primo tempo, si sono intestarditi a cercare varchi per vie centrali, trascurando più opportune soluzioni sugli esterni. La svolta, o quella che sembrava esserlo, è stata l'ingresso in campo di Antimo Iunco. Il numero 9 azzurrostellato, schierato alle spalle di Reginaldo, ha fatto valere tutta la propria tecnica ed esperienza. Suo lo splendido assist per il gol del brasiliano che, a quel punto, sembrava essere decisivo per conquistare tre punti d'oro. Invece la Paganese ancora una volta non riesce a portare a compimento la vittoria, abbassando oltremodo il baricentro e permettendo al Siracusa di avvicinarsi troppo facilmente all'area di rigore, fino a trovare la rete del pari. Decisive due ingenuità: quella di Cicerelli che si fa "bucare" alle spalle da Dentice, sul cui cross Chiriac commette l'altra ingenuità, "smanacciando" sui piedi di Scardina che ringrazia ed appoggia in rete. Gli azzurrostellati manifestano ancora una volta tutta la loro fragilità e limiti caratteriali che a questo punto sembrano strutturali e difficili da correggere.
Alfonso Tortora
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