LA PAGANESE VISTA DA...NOCERA: IL BELLO DEL CALCIO!
Il calcio, nonostante l'enorme giro di soldi e di contratti faraonici, ha ancora un suo fascino indelebile perchè riesce comunque a lasciarti ancora sorpreso per quello che decide il campo. Al di là di ogni pronostico, di ogni certezza assoluta, di ogni previsione di esperti in materia, il campo resta l'unico ed incofutabile giudice supremo. La Paganese arrivava alla trasferta silana accompagnata, giustamente, da critiche alla società per il mercato, all'ex allenatore, al non gioco, al pressapochismo tattico a cui si aggiungeva lo sconforto generale della piazza. La classica partita in cui il risultato era già scritto a caratteri cubitali, memori anche della gara playoff di alcuni mesi fa e del valore degli avversari. Per fortuna nel calcio niente è scritto.
Sicuramente vi starete chiedendo perchè sto divagando, evitando di commentare la partita, le azioni salienti, l'uno-duo vincente di Cesaretti e Talamo, la tattica, la formazione schierata dal neo tecnico o le sostituzioni. Non posso commentare perchè semplicemente non l'ho vista la partita. "Come?!", vi starete chiedendo. "Un giornalista che segue assiduamente la Paganese non l'ha vista?" No, perchè in alcune situazioni critiche scatta la mia scaramanzia - chi mi conosce lo sa - sperando che si avveri il meglio. Ieri pomeriggio incontro un amico, si parla di Paganese ed alla fine mi confida e mi fa vedere la sua scommessa sportiva, facendomi notare il 2 fisso per Cosenza-Paganese aggiungendo: "il calcio è strano, tutto può succedere". Gli rispondo che non gioco quasi mai la classica "bolletta" e soprattutto non scommento mai sulla Paganese.
Da quel momento però quel pronostico e quelle parole mi frullano nella testa. Intanto mi avvio in pizzeria per cenare con amici e seguire l'Italia attesa anch'essa da un avversario niente male: le furie rosse spagnole. Serata da incubo per gli azzurri si prevede, in tutti i sensi: la Nazionale attesa nel monumentale Bernabeu a tentare l'impresa mondiale e la Paganese dai lupi silani. Chi stava peggio non lo sapevo. Codardamente io mi astengo volontariamente da seguire i "miei" azzurri mentre quelli capitanati dal Gigio Nazionale già soccombevano a fine primo tempo per 2-0. Nel ristorante, intanto, non c'era connessione, meglio, isolato da tutto e tutti, a volte c'è una misera tacca che faceva capolineo in alto. Con quello striminzito segnale di vita del cellulare ad un certo punto mi arriva la notifica che lampeggia: "Cosenza-Paganese 0-1". Scatto in piedi, urlo Goool, incurante e quasi dimenticandomi di essere in un ristorante a Nocera, e con gli altri avventori increduli anche perchè la Nazionale non aveva segnato. Intanto mio amico, pluriabbonato della Paganese, si alza ed esce fuori per controllare cercando linea anche al suo cellulare e quando rientra mi fa il segno della vittoria con l'indice ed il medio a mo' di V. Gli dico: "te lo avevo detto che vinciamo" e lui mi risponde: "Si vinciamo ma 2-0" e giù altre urla, abbracci con mio figlio tra lo stupore degli altri.
Cosa volete che vi commenti, non c'è niente da commentare. Tornato a casa mi arriva un whatsapp dell'amico incontrato nel pomeriggio che mi invia la foto della bolletta vincente dove spicca il 2 della Paganese ed un messaggio: "Abbi fede". Questo è il bello del calcio e quando a vincere poi, in maniere inaspettata, è la Paganese è ancora più bello!
Peppe Nocera
© Paganesemania - Riproduzione riservata
Commenti