TRIBUNA COPERTA DEL MARCELLO TORRE: IN SETTIMANA ALTRO NULLA DI FATTO
La copertura della tribuna dello stadio Marcello Torre assume sempre più i contorni di una vera e propria querelle. I lavori, finanziati dall’Agenzia regionale per le Universiadi per un importo di circa 900mila euro, non sono mai partiti e rischiano seriamente di rimanere fermi al palo privando l’impianto che ospita le gare interne della Paganese della possibilità di diventare ancora più funzionale. Mercoledì mattina l’ennesimo capitolo di una sorta di braccio di ferro innescato da mesi tra la ditta aggiudicataria dei lavori e l’Aru per un problema di natura tecnica che ha di fatto impedito l’avvio di un’opera attesa da mesi dall’ambiente sportivo cittadino. L’impresa napoletana, che aveva vinto la gara d’appalto, si è presentata regolarmente al briefing previsto tra le parti al Torre alla presenza anche della commissione prefettizia che regge le sorti amministrative della città e del responsabile del procedimento, l’ingegnere Bonaventura Tramontano.
Tutta la vicenda ruota attorno ai costi delle famose croci portanti di sostegno alla copertura della tribuna. Il progetto iniziale, che per l’Aru è funzionale, prevede che tali sostegni siano realizzati in cemento mentre per l’impresa andrebbero fatti in acciaio con un conseguente aumento dei costi per il completamento dei lavori. Stamane il vertice che avrebbe dovuto sbloccare l’empasse ma i tecnici della ditta partenopea non hanno controfirmato i calcoli prendendo ulteriore tempo per fare altre valutazioni. Un intoppo che non permette al Comune di trasmettere il progetto definitivo al Genio Civile, ente deputato a dare l’ok per l’avvio dei lavori. In attesa dello sblocco di una situazione che assume sempre più i contorni di una telenovela, resta a guardare da spettatrice interessata la Paganese.
Francesco Pepe
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