GRASSADONIA FURIOSO: "SIAMO DEI COGLIONI, PRENDIAMO SEMPRE GLI STESSI GOL E NON E' PIU' UN CASO"
L'amarezza è tanta e Gianluca Grassadonia usa parole forti al termine del match col Catania nei confronti della sua squadra. Appena entrato in sala stampa, l'allenatore azzurrostellato esclama: "Siamo dei coglioni". "Non si può dilapidare quanto fatto in campo - ha proseguito il tecnico della Paganese - quanto abbiamo creato, la personalità e l'intraprendenza che abbiamo avuto nel voler sempre giocare a calcio. C’è grande amarezza, perchè perdere in questo modo così clamoroso significa gettare all’aria i sacrifici dei miei giocatori. Non è possibile avere il piacere di passare in vantaggio a Catania e poi fallire così: una squadra furba e scaltra avrebbe dovuto far altro, non prendere gol su due palloni gettati in area per caso". Parole che ormai accompagnano ogni sconfitta della Paganese. "Non è più un caso - sottolinea Grassadonia - perchè se puntualmente subiamo questi gol ogni settimana vuol dire che siamo dei polli. Abbiamo preso due reti con due tiri in porta, non ha più senso giustificare. I nostri gol subiti sono tutti così, figli di atteggiamenti, vedi Cosenza, che sono di un folle allucinante. Facciamo un grande mea culpa, non possiamo commettere certe disattenzioni e non possiamo fare regali di questo tipo, nonostante ci siano tante cose che vanno bene". La linea fra i demeriti della Paganese e i meriti del Catania è sottilissima, a detta di Grassadonia. "Complimenti al Catania che ha avuto cuore e carattere. Posso parlare solo bene della squadra di Rigoli. Ma una squadra che passa in vantaggio a Catania deve fare altro - ripete l'allenatore azzurrostellato - noi non possiamo permetterci certe dormite quando affrontiamo formazioni come quella rossoazzurra. Abbiamo preso il primo gol su questa palla laterale su cui abbiam dormito, il secondo su una palla lanciata in area e, a difesa schierata, tre di noi non l'abbiam presa. Il Catania ci ha creduto fino alla fine ed è stato premiato. Grosso demerito da parte nostra che, per quanto fatto, non la possiamo vincere ma non la possiamo nemmeno perdere. Il Catania è una compagine destinata a crescere, però noi ci abbiamo messo del nostro oggi aiutando gli etnei a fare bottino pieno".
Dal punto di vista tattico, invece, Grassadonia sottolinea quanto di buono fatto dai suoi. "A volte il Catania ha avuto il predominio territoriale però non abbiamo subito tiri in porta. Anzi nel primo tempo siamo stati noi ad avere una palla-gol clamorosa dove è stato bravo Pisseri, altre avremmo potuto sfruttarle meglio ma ci è mancato ultimo passaggio. Di Cecco sarebbe dovuto essere ammonito molto prima, visti i tanti falli subiti da Cicerelli ma non voglio dare responsabilità a nessuno, se non a me, perchè la guido, forse non sono bravo e deciso a far voltare l'andamento di questi regali, e ai miei ragazzi: non si può dormire così dopo 11 giornate. A Catania, così come a Cosenza, abbiamo giocato a viso aperto ma torniamo a casa, nonostante il vantaggio iniziale, con un pugno di mosche in mano. L'abbiamo persa anche qui per colpa di dieci minuti di blackout".
Danilo Sorrentino
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