LA SOTTIL TATTICA/2: UNA BELLA ABBONDANZA
Alla sua prima settimana intera da allenatore della Paganese, Andrea Sottil conosce la bellezza dell'abbondanza. Perchè quest'ultima crea sì grattacapi di formazione, con dubbi da sciogliere e ballottaggi in diverse zone del campo, ma a volte è meglio avercene di questi problemi. Un'abbondanza accresciuta dall'innesto in extremis di Vincenzo De Liguori, che già si candida per un posto da titolare e potrebbe essere anche accontentato. In settimana l'ex Nocerina non si è allenato neppure per un minuto a parte rispetto ai compagni, chiaro segnale che la sua condizione fisica è pressocchè buona ma, come accaduto una settimana fa con Bernardo, è probabile che il suo inserimento nell'undici iniziale avvenga gradualmente. L'ex attaccante della Cavese, invece, che ha già esordito a Cosenza seppur a gara in corso, dovrebbe partire dall'inizio in una possibile alternanza con Girardi, rientrato in gruppo dopo l'infortunio. Sottil, al San Vito, si è affidato a Malcore come attaccante centrale, sebbene il giocatore salentino possa ricoprire anche gli altri ruoli dell'attacco a tre. Addirittura nella sua breve parentesi alla Nocerina lo scorso anno ha anche giocato come esterno alto nel 4-4-2. Un esperimento dovuto alla necessità del momento e anche al grande impegno che ci sta mettendo il giovane attaccante, che però lascerà spazio alla maggiore esperienza di Bernardo e Girardi. Ai fianchi del terminale offensivo ci saranno ancora Caccavallo ed Herrera. La posizione in campo di quest'ultimo - la riprova si è avuta questa settimana - ha rappresentato uno dei tanti motivi di rottura fra Cuoghi e la dirigenza, nella persona del dg D'Eboli, che in una recente intervista ha sottolineato come un calciatore come il panamense, con doti offensive così spiccate, non possa giocare da mezz'ala. In realtà Herrera propriamente un centrocampista non lo è, ma allora questo discorso vale anche per Deli. Che si è adattato (e bene, lo abbiamo visto anche l'anno scorso) in quella zona del campo, ma è anche vero che è limitato, non sempre gli riescono le cose che è abituato a fare. Due calciatori tecnicamente validissimi e con prospettive di carriera rosee, ma ci si aspetta da loro maggiore concretezza, quella che, per dirla, avevano fatto vedere all'esordio stagionale in Coppa Italia col Savoia, giocando proprio a centrocampo: assist di Deli e gol di Herrera. Detto di De Liguori (dovesse giocare il sacrificato sarebbe Baccolo), i giochi sono fatti in difesa, dove il quartetto di Cosenza se l'è cavata abbastanza bene. Più attenzione sulle palle inattive a sfavore, contro una squadra che non ha grossi centimetri in mezzo al campo, ma gioca col coltello fra i denti. Il Melfi si è imposto all'Arechi, dove gli è mancato solo il risultato, e ha pareggiato in extremis, meritandolo, contro il Benevento. E mi accorgo di aver citato il tandem che ora comanda la classifica. Questo basta per far capire che il tasso di concentrazione non deve abbassarsi già adesso.
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