LA PAGANESE VISTA E ATTESA DA...NOCERA: QUEL MIRAGGIO CHIAMATO VITTORIA
Ho volutamente fuso i miei articoli di post Viterbese e pre Rende, quasi a sintetizzare quello che sarà il passaggio tra il girone d'andata - chiusosi a Viterbo - e l'inizio del ritorno che avverrà in Calabria. Anche perchè c'è poco da dire per tediarvi con due pezzi separati, visto che andrei a commentare sempre la stessa trama di un film già visto. Il titolo? La Sconfitta. Una parola chiave di questo girone d'andata, ascoltata per ben 13 volte su 18 gare, mentre ce ne è un'altra, vittoria, assolutamente sconosciuta. Solo cinque pareggi si sono alternati al "tredici" che una volta, inteso come vincita al Totocalcio, era sinonimo di ricompensa da sogno. Ora invece per la Paganese è sinonimo di un incubo iniziato proprio un girone fa con l'esordio in casa con il Rende, da dove ripartirà quest'incubo calcistico a cui stiamo assistendo. A Viterbo, dove l'anno scorso si sfiorò un incredibile qualificazione in Coppa Italia, solita sinfonia di una "banda di ragazzini", come l'ha definita in termine positivo il proprio allenatore, che ha retto sin quando ha potuta salvarla Santopadre. Poi s'è persa la testa con le espulsioni di Scarpa e Della Corte, oltre a perdere anche 500 euro di multa per danni alla porta del proprio spogliatoio, come recita il comunicato del giudice sportivo. Un'altra medaglia sul petto di questa Paganese che continua a perdere dentro e fuori dal campo.
Per fortuna archiviamo questa prima parte di campionato e ci accingiamo a vivere con più apprensione la seconda che, come detto prima, inizierà dalla seconda trasferta consecutiva a Rende. Presumo, visto il cammino sino ad ora ma non me lo auguro ovviamente, che non ci saranno grandi novità dal punto di vista del risultato. Se poi ci si presenta anche con alcune assenze forzate per squalifica, diminuiscono le possibilità di uscire indenni dal Lorenzon. Si va a Rende con una formazione ancor più giovane, ma questa è l'unica notizia positiva, che cercherà come sempre di mantenere lo zero a zero più a lungo possibile o sperare che continui il magic moment di Cesaretti che s'è sbloccato ed ha infilato quattro reti nelle ultime cinque partite. Potrebbe anche segnare, portare la Paganese in vantaggio, come a Rieti, poi ci penserà la banda del buco in difesa a rimettere tutto a posto in questa gara di fine anno.
Peppe Nocera
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