FEDERICO BUFFA E IL NUOVO LIBRO DELLA PAGANESE: STORIA E STORIE DI UNA SPLENDIDA SERATA
Era il giugno del 2016 quando con mio figlio mi recai al Teatro Verdi di Salerno per assistere alla rappresentazione teatrale di Federico Buffa sull'olimpionico Jesse Owens plurimedagliato ai giochi di Berlino del 1936. Il giornalista di Sky, dopo aver narrato il grande basket americano NBA, s'era trasformato, vista la sua grandezza dialettica, in un narratore di emozioni attraverso il racconto dei grandi personaggi dello sport. Dopo lo spettacolo, lo incontrai con mio figlio e gli regalai il libro degli 80 anni della Paganese e fu grande lo stupore in me quando, nel porgerlo, mi chiese di autografarlo.
Ieri sera non mi son fatto trovar impreparato e con grande orgoglio insieme a mio figlio, anch'egli stregato da Buffa, la coautrice Barbara Ruggiero e del caro amico Paolo Saturno, seguace come me del "Buffismo", gli ho regalato anche l'ultima opera sugli azzurrostellati. Da ieri sera anche "Storia e Storie della Paganese- Novanta anni di Emozioni" sarà nella libreria di casa Buffa. Il tutto è avvenuto presso la sala di rappresentanza del comune di Cava dei Tirreni, dove Federico Buffa con la co-autrice, giornalista e saggista Elena Catozzi, ha presentato la biografia su Classius Clay "Muhammad Ali - un uomo decisivo per uomini decisivi" il puglie, lo sportivo più importante di sempre, che ha cambiato non solo l'albo d'oro della nobile arte ma anche della difesa delle minoranze di colore negli anni della discriminazione negli Stati Uniti d'America. La serata organizzata dall'Associazione Giornalisti Cava-Costa d'Amalfi è riuscita nel migliore dei modi lasciando a bocca aperta, come sempre quando racconta Federico Buffa, i tanti ospiti intervenuti.
Tra i presenti anche noi, con il collega Saturno e mio figlio Salvatore che hanno anche rivolto una domanda al famoso giornalista. La serata, anche questa emozionante, s'è chiusa con gli immancabili selfie ed autografi sui libri che raccontano le nostre emozioni: quelle della Paganese e quelle del grandissimo Classius Clay che Buffa e Catozzi hanno reso immortali nella loro opera. Anche questo sogno, che solo qualche anno fa sembrava per me impossibile, s'è realizzato come quando alla vista del libro Buffa s'è ricordato del precedente incontro a Salerno, conoscendo di persona la collega Barbara che l'aveva intervistato nella sua rubrica, "Carte False" sulle pagine de "La Città", per le grandi firme del giornalismo italiano.
Peppe Nocera
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