LA PAGANESE VISTA DA...NOCERA: ORA VIETATO ABBATTERSI
Il Siracusa rende pan per focaccia alla Paganese e vendica la sconfitta subìta in casa nel girone d'andata. Quella partita, sotto la gestione Favo, fu una vittoria più che meritata ed ampiamente gestita tranne una rimonta smorzata nel finale. Quella di ieri, sinceramente, non è del tutto giusta per gli aretusei. La formazione di mister Bianco ha avuto il merito di centrare il bersaglio, approfittando degli errori dei singoli azzurri e della precisione dei propri finalizzatori. Una sconfitta che pesa per la classifica della Paganese ed il rammarico, come per la sconfitta con l'Andria, è uguale perchè in questo momento anche un solo punto può fare la differenza.
C'è però una sostanziale differenza tra le due sconfitte, la prima dell'era De Sanzo, tra quella con i pugliesi e quella di ieri. Con l'Andria vidi una squadra senza mordente, nonostante l'importanza della partita, incapace di creare palle gol (ricordo solo il palo di Cesaretti che ieri è andato a segno realizzando un gran gol), poco propensa alla battaglia come s'addice ad una squadra che deve salvarsi. Con il Siracusa ho notato, nonostante si giocasse su un terreno pesante, una squadra che ha cercato di manovrare anche con raziocinio creando almeno quattro palle gol, oltre alla traversa di Cesaretti, e non tirando mai indietro le gambe. Ci sono poi gli avversari e quello di ieri è decisamente più quotato dell'Andria, come evidenzia la classifica, costituito da gente di categoria ed esperta. In sintesi: la Paganese mi è piaciuta anche se ha perso e concordo in pieno con l'analisi del tecnico azzurro quando ha detto che è convinto della salvezza e di non poter rimproverare nulla ai suoi ragazzi. Bisogna sottolineare che a questa Paganese mancano Baccolo da quasi un mese e da due giornate Scarpa e Talamo. Quest'ultimo, che rientra domenica a Catania dalla squalifica, visto il suo fisico avrebbe dato sicuramente un gran contributo sulla risaia del Torre.
Gli azzurrostellati avrebbero meritato ampiamente il pareggio, la sconfitta è un dazio troppo alto da pagare per quello che s'è visto in campo e forse l'unica nota dolente in questo momento sono le polveri bagnate di Cernigoi. Ieri Cuppone ha fornito una prestazione meno brillante (e ci può stare) ma a Cernigoi, al quale riconosco le capacità di lavorare molto per la squadra, rimprovero quel pizzico di freddezza sotto rete. A memoria ricordo almeno quattro-cinque occasionissime fallite nelle ultime gare. Quella a tu per tu con il portiere ospite col Francavilla, una nella doppia occasione con il Rende avuta con Nacci, la girata di Monopoli di sinistro e la duplice occasione con il Siracusa. Mi auguro per lui e la Paganese che si possa sbloccare al più presto, chissà proprio a Catania, in una gara dove il pronostico sembra scontato, ma nell calcio le sorprese sono sempre dietro l'angolo. Ora, da Cernigoi agli altri ragazzi, l'invito è quello di non abbattersi. La salvezza è a portata di mano: con questo spirito e con questa cattiveria il traguardo non è impossibile, basta crederci e lottare, come stanno facendo, su ogni pallone.
Peppe Nocera
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