FUORIGIOCO - SALVIAMO INSIEME UNA DELLE POCHE REALTA' POSITIVE DELLA NOSTRA CITTA'
Se non siamo “fuorigioco”, purtroppo, poco ci manca. Fuorigioco, inteso come lontani dalle aspirazioni di salvezza diretta. Restano tre partite, di cui due in casa contro squadre, sulla carta, abbordabili (Sicula Leonzio e Catanzaro) e l’altra in trasferta a Lecce. Bisognerebbe, per cullare sogni di salvezza diretta, fare il pieno in termini di punti; ve la immaginate però una vittoria in trasferta sul campo del Lecce candidata alla vittoria finale? Nel calcio niente è impossibile, è vero, ma dobbiamo anche dire che, al momento, un’impresa del genere alberga solo nella fantasia degli irriducibili, di quelli che non si arrendono mai; primi fra tutti la società e l’intera squadra.
Intanto bisognerà cominciare a fare i conti con la Sicula Leonzio e prendere i tre punti; poi si vedrà il resto, con uno sguardo interessato al Fondi che - in un modo o in un altro - è nel mirino della Paganese. Dico anche perché: primo, perché al momento sono sei i punti che dividono le due squadre a favore della Paganese e bisognerebbe che il distacco arrivasse a nove per salvarsi direttamente; secondo, perché nella malaugurata ipotesi che non si riuscisse a mettere nove punti fra Paganese e Fondi, sarebbero proprio le due squadre a giocarsi la salvezza con partita di andata e ritorno. Quindi l’occhio dei più è puntato soprattutto sul cammino del Fondi, senza per questo trascurare il cammino degli azzurrostellati.
Non vedo possibili altre ipotesi. Troppo lontane appaiono Fidelis Andria e Reggina per pensare a un loro coinvolgimento nella lotta per la salvezza, almeno credo, ma vorrei essere smentito.
Mancano tre giornate alla fine e mi augurerei che, con l’arrivo della primavera, potesse risvegliarsi anche il vecchio amore dei paganesi verso la loro squadra. Sono stati commessi tanti errori nel passato, soprattutto recente, è vero, ma adesso bisognerebbe guardare soprattutto al significato di essere presenti in un campionato importante di terza serie. Guardate, non è un traguardo semplice da raggiungere; basterebbe guardarsi attorno per vedere quante squadre di città viciniore stentano a ritagliarsi uno spazio in campionati di serie inferiori.
C’è un dato di fatto incontrovertibile: Pagani resiste in un modo o in un altro nel campionato di serie C da circa quindici anni, grazie soprattutto all’impegno di Raffaele Trapani che per strada ha trovato un compagno di viaggio illustre, il notaio Aniello Calabrese. A quest’ultimo, che festeggia oggi il suo compleanno, Pagani sportiva deve molto perché i suoi interventi risolutivi e di grande competenza hanno dato e danno lustro a una città che troppo spesso – in tutti i campi, negli ultimi tempi – perde colpi. Auguriamoci di poter salvare – tutti assieme - una delle poche realtà positive che ancora suonano vanto per la nostra città.
Nino Ruggiero
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